Differenziata, la rivoluzione bio I sacchi diventano una risorsa "Vanno utilizzati per l’umido"

Parte la campagna Ersu. "I contenitori sono compostabili, stop conferimento nel multimateriale". Per il gestore benefici, tra costi e ricavi, per 100mila euro. Via al collaudo, dal 2024 le sanzioni.

Differenziata, la rivoluzione bio  I sacchi diventano una risorsa  "Vanno utilizzati per l’umido"

Differenziata, la rivoluzione bio I sacchi diventano una risorsa "Vanno utilizzati per l’umido"

Stop al conferimento dei sacchetti dei supermercati nei contenitori riservati al multimateriale. Trattandosi di materiale bio, quindi compostabile, d’ora in poi avranno due possibili destinazioni: essere utilizzati per l’umido o conferiti direttamente nell’organico. La "piccola rivoluzione nel modo di fare la raccolta differenziata", com’è stato detto ieri alla sede di Ersu alla presentazione della campagna “Sono bio anche io: l’umido è il posto mio“, consentirà al gestore dei rifiuti di risparmiare circa 100 mila euro l’anno, con benefici anche per l’ambiente e a lungo termine anche per le tasche dei cittadini. La nuova metodologia resterà in “collaudo“ per tutto il 2023, dopo di che dal prossimo anno chi non conferirà i sacchetti in maniera regolare potrà incappare in sanzioni.

"Il mondo va avanti e si modificano i materiali – spiega il direttore Ersu Walter Bresciani Gatti (nella foto con l’amministratore unico Luca Nannini) – in particolare i materiali degli imballaggi e di conseguenza il sistema di recupero. Il bio è partito come una piccola formichina, mentre ora è una grande struttura visto l’esponenziale utilizzo dei sacchetti bio, che prima venivano usati solo per il fresco del supermercato, mentre ora sono tutti, per legge, compostabili". Numeri alla mano, nei territori di sua competenza Ersu raccoglie 150-200 tonnellate l’anno, pari al 2-3% della quantità di multimateriale raccolto. "D’ora in poi – prosegue Bresciani Gatti – bisogna usarli per l’umido, al posto dei sacchi bio dell’organico, oppure vanno buttati non più nel multimateriale ma inseriti nel sacco dell’organico. Essendo infatti sacchetti a base organica, si sciolgono e creano una poltiglia che sciupa il processo di rigenerazione. Mettendoli invece nell’organico, si sciolgono e diventano compost". La nuova campagna di Ersu in questo periodo è stata affissa su tutte le plance del territorio e a breve prenderà la forma di volantini da consegnare ai cittadini che di volta in volta andranno a ritirare il kit della raccolta differenziata. Il direttore Ersu illustra infine i benefici di questo passaggio dal multimateriale all’organico: "A livello ambientale ricordo che i sacchi sono energivori in quanto realizzati con quantità d’acqua spaventose. In questo modo pertanto torneranno al ciclo orignale, alla terra. Sul piano economico invece si tradurrà in un minor costo di 50mila euro l’anno. Ma alla lunga inciderà anche sui ricavi per altri 25-50mila euro in quanto da frazione neutra diventerà uno scarto con il suo relativo costo. Bisogna capire – conclude – che certi prodotti stanno cambiando la loro natura e questo va a modificare anche la filiera di riferimento".

Daniele Masseglia