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Da Viareggio a Capo Verde: "Porto abiti, viveri e sorrisi ai bambini meno fortunati"

La “missione“ di Daniele Mannini, palombaro e pittore dal cuore grande "Per me è bellissimo regalare queste emozioni a chi ne ha tanto bisogno. Vestito da Papa Noel, come lo chiamano loro, ho fatto il giro dei villaggi".

Daniele Mannini vestito da Babbo Natale tra i bambini di Capo Verde

Daniele Mannini vestito da Babbo Natale tra i bambini di Capo Verde

VIAREGGIO (Lucca)Capo Verde è un’isola meravigliosa dell’oceano Atlantico davanti alle coste africane, una delle mete turistiche preferite per le sue spiagge bianche, grandi e incontaminate. Ma è anche un paese poverissimo, dove i bambini soffrono la fame e spesso i genitori non hanno i soldi per poterli curare. Daniele Mannini è un giovane che nella vita di tutti i giorni fa il palombaro. Che come tanti suoi coetanei è animato da tante passioni. Lui ama i dischi in vinile, ad esempio. E ama anche viaggiare. Ma per questo Natale Daniele non se l’è sentita di pensare solo a divertirsi. Si è preso dieci giorni di ferie ed è andato a Capo Verde, dove da 20 anni si è trasferito un suo amico d’infanzia, Dino Bianchi. Da Viareggio, dove abita, a Capo Verde è lunga. Sono ore e ore di aereo. Un sacrificio che si fa volentieri se poi ci si lascia cullare dalle maestose onde dell’Atlantico. Ma Daniele aveva in mente altro. Portare un aiuto a quei bambini poveri di cui il suo amico gli aveva a lungo parlato e che lui stesso aveva conosciuta l’ultima volta che era stato lì. E così è partito con addosso una maglietta e l’infradito. E una valigia piena di doni e regali da portare ai ragazzi di Capo Verde. "La prima volta – dice Daniele Mannini – avevo portato con me un po’ di vestiti, raccolti tra i miei personali e qualche donazione di parenti e amici. Stavolta sono andato con un carico ben più corposo, perché avevo sparso la voce e in tanti hanno avuto il piacere di aiutarmi in questa impresa di solidarietà. Per me avevo giusto qualche maglia leggera e un infradito, il superfluo ho deciso di acquistarlo nei vari villaggi, anche per aiutare l’artigianato locale".

I bambini sono stati il motore che hanno mosso tutto. " I bambini – prosegue Mannini – sono stupendi perché ti dimostrano una riconoscenza incredibile anche per regali che a noi appaiono semplici amenità. Così, essendo un grande appassionato di calcio, ho voluto omaggiare i responsabili dell’Asc Morrense (squadra del paesino di Morro, ndr) di un vero completino da calcio, donatomi dal Camaiore Calcio nella figura di Luca Arduini. Mentre un altro completino l’ho consegnato al Real Santana (squadra di Morrinho), questo donatomi da Riccardo Giovannetti dell’Asd Filettole".

E per dare maggior credibilità alla sua singolare missione umanitaria, Daniele Mannini ha girato l’isola vestito da Babbo Natale. "Non è stato facile – dice – anche perché là fa molto caldo e normalmente si gira a maniche corte. Ma, mi sono detto, è pur sempre Natale anche per i bimbi capoverdiani. Così ho vestito i panni di Papa Noel, così lo chiamano, girando per le stradine sterrate e distribuendo caramelle, chupeta (lecca lecca) e biscotti a tutti i bambini. "È difficile per me spiegare a parole le emozioni che ho vissuto grazie al mio amico Dino, ma soprattuttlo grazie agli abitanti dell’isola. Rientro a casa con il cuore pieno di gioia, e con la voglia di donare ancora sorrisi a questi bambini che mi hanno, veramente, rubato il cuore. I loro abbracci e i loro sorrisi non li dimenticherò mai. Stavano attaccati al vestito di Babbo Natale come se non mi volessero lasciare più".

Daniele proviene da Viareggio e quindi un tocco di Carnevale e di sana allegria da portare a Capo Verde non è mancata. "Sono andato nella scuola Vila Do Maio – ha spiegato – per far disegnare ai piccoli una personale visione di cosa sia il Carnevale, in un progetto che unisca storia e tradizione. Ho regalato loro la bandiera di Capitan Pinuglioro (che è la maschera del rione Campo d’Aviazione a Viareggio, dove Mannini abita) e ritirato i disegni che saranno poi esposti durante la festa rionale a febbraio nel corso del prossimo Carnevale.

Sergio Iacopetti