CHIARA SACCHETTI
Cronaca

Il “bunker” rimane con le aule vuote, classi spostate nei laboratori fino a nuova agibilità degli spazi

"Le stanze non disponibili fino alla completa riparazione del tetto saranno due", dichiara la preside. Chiede però una certificazione scritta della praticabilità della succursale per la riapertura della palazzina

Gli alunni davanti ai cancelli in protesta per il cedimento del tetto della scuola

Gli alunni davanti ai cancelli in protesta per il cedimento del tetto della scuola

Viareggio, 9 maggio 2024 – Il giorno dopo il crollo di una parte del tetto della palazzina succursale del liceo scientifico “Barsanti e Matteucci” si respira ancora un‘aria di choc. Più della metà degli alunni non si sono presentati alle lezioni, molte aule rimangono vuote, soprattutto quelle del biennio, perché la classe più coinvolta era proprio una seconda. Gli alunni di quinta sono entrati tutti perché proprio ieri mattina era stata programmata la simulazione della prima prova di italiano per gli esami di Stato. Qualche alunno più grande si ritrova davanti al cancello e in diretta prepara uno striscione con la bomboletta: “Soldi alle scuole. Siamo al sicuro qui?”.

La dirigente ha prontamente preparato una circolare per sistemare le sei classi che erano ospitate nella palazzina incriminata: la prima H andrà nel laboratorio di fisica, la terza F nell’aula di arte, la quinta F nel laboratorio di chimica; la terza I nell’aula 18B; la quarta G in palestra; la seconda H nel laboratorio di informatica. Certo non è l’ideale fare a meno di palestra e laboratori ma per quanto tempo? "Finché non avrò una certificazione scritta che gli spazi della succursale sono agibili, le classi rimarranno nell’edificio principale – ribadisce la dirigente scolastica, Silvia Gori – perché a voce mi è stato detto che le stanze non più praticabili fino alla completa riparazione del tetto saranno due, ma preferisco aspettare".

Fra un mese le lezioni si concluderanno e quindi, visti i tempi burocratici, è probabile che si giunga alla fine delle lezioni.

Sul piano politico, interviene Susanna Campione, senatrice per Fratelli d’Italia che esprime solidarietà agli studenti che ieri hanno scioperato. "Desta allarme – afferma – il fatto che i tecnici si dichiarino increduli sul crollo. Mi auguro che una volta individuate le cause, venga accertata la responsabilità su eventuali omissioni e che il presidente della Provincia, trovi il tempo per individuare le soluzioni urgenti e necessarie affinché i docenti e gli alunni del liceo finiscano l’anno scolastico in condizioni regolari".

In un comunicato sindacale a firma di Antonio Mercuri della Cgil si sottolinea la gravità di ciò che è avvenuto: "Nonostante sul momento non ci siano state ripercussioni per gli studenti e per il personale scolastico, non è però possibile rimanere in silenzio davanti a un avvenimento di tale gravità. Sono infatti anni che la Cgil denuncia la mancata messa a norma della maggioranza degli edifici scolastici della provincia. È impossibile negare che sussista una problema di sicurezza relativa agli spazi utilizzati per la didattica".