MARIA NUDI
Cronaca

Consegne sotto il sole. I postini a rischio malori. Si mobilitano i sindacati

La Cgil e la Uil chiedono che vengano rivisti gli orari di lavoro per le alte temperature di questo periodo: "I portalettere operano in orari critici".

I portalettere al lavoro nelle ore di maggior calore I sindacati lanciano l’allarme

I portalettere al lavoro nelle ore di maggior calore I sindacati lanciano l’allarme

Caldo torrido e lavoratori a rischio per le temperature che devono affrontare. Scendono in campo la Slc-Cgil e Uil Poste a livello nazionale e a livello provinciale si mobilitano Michela Benedetti e Gabriella Paganelli. "I portalettere – spiegano – sono al lavoro proprio nelle ore di maggior calore. Poste fa finta che il sole per questi lavoratori non esista. Secondo l’azienda, non sarebbero esposti a radiazioni solari, perché potrebbero rifugiarsi per la maggior parte dl tempo in aree ombreggiate sotto i porticati e tra i caseggiati. Una posizione per la Slc-Cgil inaccettabile e lontana dalla realtà. Chi svolge questo mestiere sa bene che il sole, in estate, lo si prende tutto".

Inoltre le due sindacaliste ricordano che diversi portalettere in alcune zone recapitano a la posta a piedi, ma anche chi è in scooter o in auto non ha possibilità di riparo da temperature sempre più estreme. La Slc-Cgil chiede quindi di rimodulare gli orari di lavoro, e per questo ha coinvolto anche l’Asl della provincia di Lucca. "Le alte temperature – proseguono Benedetti e Paganelli – possono provocare colpi di calore, affaticamento e peggioramento della salute di tutti i lavoratori esposti a queste temperature. Pertanto l’azienda sarà ritenuta responsabile di qualsiasi malore possa essere causato ai lavoratori dalle temperature elevate. Si fa presente che la normativa vigente in materia di salute e sicurezza sul lavoro prevede l’obbligo per il datore di lavoro di garantire un ambiente di lavoro salubre e sicuro, adottando tutte le misure necessarie per prevenire i rischi legati allo stress termico".

"Ad appesantire la situazione – proseguono – ci sono anche carichi di lavoro esorbitanti ed una forte razionalizzazione delle zone di recapito sulla provincia di Lucca per effetto di accordi non sottoscritti da Slc Cgil e Uil Poste. La consegna della posta e dei pacchi non potrà essere assicurata tutti i giorni perché il territorio che i portalettere devono servire è stato ulteriormente ampliato. Probabilmente per questa ragione – concludono – si creeranno fortissimi disagi alla clientela e agli stessi lavoratori che operano in condizioni di forte precarietà ed insicurezza. La posta e i pacchi che i clienti attendono e che non sono stati recapitati si trovano in giacenza nei centri di recapito ma non per colpa dei portalettere. Come denunciato alla provincia di Lucca sono state tagliate ventisette zone tra recapito e linee business. Tra i comuni più coinvolti dal disagio c’è anche Viareggio".