
Da sinistra la presidente della colonia Dina Lazzerini, la segretaria comunale di Forza Italia Irene Nardini e l’assessore Tatiana Gliori durante uno degli sfratti poi rimandati
Quanto avvenuto giovedì pomeriggio alla sede di "Colonia cristiana", sull’Aurelia in zona Conad, è un film già visto tante altre volte: l’arrivo dell’ufficiale giudiziario per lo sfratto della quarantina di gatti di cui si prende cura l’associazione, l’apprensione della presidente Dina Lazzerini e del vice presidente, nonché suo figlio, Emanuele Battella, la mediazione degli avvocati e l’ennesimo rinvio dello sfratto, slittato a metà giugno. Stavolta, però, con un pizzico di speranza in più in quanto a convincere l’ufficiale giudiziario è stata la disponibilità del sindaco Alberto Giovannetti (i gatti hanno infatti il microchip del Comune) a trovare un terreno a Montiscendi in cui trasferire la colonia.
"Giovedì era previsto lo sfratto, già rinviato lo scorso febbraio – spiega l’avvocato Enrico Carboni, che insieme alla collega Veronica Borghini difende ’Colonia cristiana’ – ma l’ufficiale giudiziario, dovendo attendere che il sindaco, in accordo con Lazzerini, individui una zona idonea in cui trasferire i gatti, ha deciso di rinviare ancora una volta lo sfratto fino a metà giugno. Pertanto Lazzerini ancora una volta ha evitato una dispersione incontrollata o un trasferimento dei gatti chissà dove. Significa che resteranno in zona, più precisamente in un luogo concertato con il sindaco, che si è messo a disposizione". In attesa degli sviluppi attesi tra poco più di un mese, Carboni ci tiene a ringraziare pubblicamente la presidente dell’associazione per il suo operato. "Dina è attiva non solo per la tutela e gestione dei gatti – conclude – ma anche per l’assistenza a persone indigenti e bisognose. La sua casa di Montiscendi, in via del Rio, è come una ’Caritas’ visto che ogni giorno prepara pacchi e vestiti per il prossimo".
d.m.