
Senzatetto alla Torre Matilde: tutta la loro vita è racchiusa in borse e sacchi
Viareggio, 19 novembre 2021 - Coperta solo da una trapuntina e con un sacchetto accanto, dove tiene le sue cose. In quel sacchetto c’è quasi tutta la sua vita. E’ questa la drammatica situazione di una donna, un’italiana sui 60 anni, che da più di un mese dorme tra i piloni del vecchio cavalcaferrovia, a due passi dalla nuova Pam. “Viene spesso a mangiare alla mensa di Sant’Antonio - racconta un volontario della Parrocchia - e passa le giornate sulle panchine della città. Le ho consigliato di presentarsi entro 18,30 al Dormitorio della Misericordia, dove ci sono dieci posti disponibili”.
Ma lei è ancora lì, con le difficoltà che aumentano inversamente proporzionali alle temperature, sempre più fredde, con tutti i rischi del caso. In questo novembre è da tempo che il sole del mattino non è più caldo del fuoco di un camino, contrariamente a quello che cantavano i Nomadi. Questa donna non è l’unica clochard di questa città che pensa ai grandi progetti ed eventi ma sembra girarsi dall’altra parte di fronte agli ultimi. In certe zone Viareggio appare come la immortalò Lorenzo Viani nei suoi dipinti e disegni di disperazione e povertà.
Purtroppo i barboni sono sempre di più, a causa della crisi da pandemia e il problema non riguarda solo sbandati o extracomunitari, ma anche gente che ha perso il lavoro e la casa, come operai ed artigiani, persone che dal giorno alla notte si sono trovate a vivere e dormire per strada. Basta fare un salto, dopo le chiusura delle attività del Piazzone, per vederli comparire e accamparsi sotto le logge: uomini sia adulti che giovani. Altre zone in cui trovano riparo i senzatetto sono la stazione, dove se ne contano diversi, le piazze della città, le panchine davanti alle chiese, la zona del Museo della Mariniera e zone limitrofe, alcune viuzze e anfratti nascosti del centro, la zona del Palazzetto. Altri hanno invece trovano invece rifugio da freddo ed intemperie nei locali disastrati delle marine di Levante e e di Torre del Lago, intorno alle pinete o in case abbandonate.
Fortunatamente una coppia che viveva al Piazzone, qualche tempo fa, è stata sistemata in una roulotte al Vialone mentre l’uomo con il carrello, che lo si può incontrare spesso al “Laghetto dei Cigni” a dividere il pranzo con gli splendidi volatili, ha trovato un riparo più sicuro a a Lido: “Viareggio è troppo mal frequentata da spacciatori e malintenzionati”, ha raccontato. E pensare che il grande stilista John Galliano, che risollevò la maison Dior, scioccò il mondo con la collezione “Clochards” ispirata agli stracci dei senzatetto. Ovviamente senza che cambiasse, come al solito, niente.
Dario Pecchia