"Ci ha fatto riflettere sulla nostra identità Non c’è solo Burlamacco"

Una scritta su un muro ha suscitato una riflessione sull'identità di Viareggio: è solo il Carnevale o anche altro? Una censura non è la soluzione ai problemi, ma l'irriverenza e l'arguzia possono smuovere le acque.

"Ci ha fatto riflettere  sulla nostra identità  Non c’è solo Burlamacco"
"Ci ha fatto riflettere sulla nostra identità Non c’è solo Burlamacco"

E’ una persona arguta chi ha scritto “non solo”; e pure un attento grafico, scrivendo in minuscolo e piccolo la sua aggiunta in modo da permettere entrambe le letture, con e senza “non solo”. Una finezza non da poco, segno di una studiata e intelligente tecnica grafica. Perché l’aggiunta, com’era stata progettata e realizzata, permetteva entrambe le letture! Così come graficamente era stata eseguita, avrebbe potuto accontentare sia chi crede che Viareggio sia (É) il Carnevale e chi osa magari pensare che sia anche altro: basta voltarsi a guardare il porto, i cantieri, e ben si comprende cosa possa essere l’altro.

Se questa aggiunta fosse stata tenuta per qualche mese avrebbe guastato l’immagine della città e del carnevale? o non sarebbe servita a suscitare un po’ di riflessioni in questa città che pare, da diverso tempo, culturalmente e politicamente sopita? A me la scritta originale piaceva e piace, ma questo guizzo burlesco, pieno di spirito anarchico e carnevalesco e quindi molto viareggino, cosa che non è invece la censura, aveva (ha) aggiunto un po’ di pepe a una città sonnacchiosa. C’è chi la vede piena di bellezza e chi di problemi irrisolti, partendo da una scritta sul muro magari si potevano e si possono affrontare pure altre problematiche, per esempio quale sia l’identità attuale di questa città. Non è zittendo chi ha cercato di far vedere anche un altro punto di vista che si risolvono i problemi e si ritrova un comune sentire che possa davvero essere credibile e condivisibile. Ben vengano i “Pasquini” irriverenti e arguti a smuovere le acque, portano un po’ di sano e ribelle libeccio a scompigliare i capelli e le idee.

Quando vado a Lucca per i Comics, i Cosplay o per Cartabia a me viene spesso da pensare che sarebbero state perfette per Viareggio, sicuramente avrebbero potuto essere sinergiche e complementari. I dirigenti di un tempo che erano a dirigere il Carnevale o assessorati vari non si accorgevano di queste realtà? Ma qua abbiamo la passeggiata più bella del mondo, dicono, e tanto a molti basta.

Stefano Carlo Vecoli

architetto