Case semidistrutte e alberi caduti. Il degrado in zona Arginvecchio

L’area interessata è di proprietà delle Ferrovie e da anni le strutture versano in un totale stato di abbandono

Case semidistrutte e alberi caduti. Il degrado in zona Arginvecchio

Case semidistrutte e alberi caduti. Il degrado in zona Arginvecchio

Case cantoniere semi distrutte ed alberi pericolanti fanno da cornice alle zone periferiche di Camaiore. La situazione in via Carraia e via Arginvecchio è la medesima da anni, ormai, nonostante le continue richieste di intervento da parte degli abitanti della zona. L’area interessata, appartenente alle ferrovie dello Stato, presenta diverse strutture, all’interno delle quali, un tempo, viveva il casellante, che per anni sono state occupate abusivamente; una volta arginato questo problema sono state sigillate con mattoni anche se i danni, causati dal passare del tempo e da chi, illegalmente, ne aveva preso possesso temporaneamente, sono rimasti. "Ho inviato e-mail, pec e contattato telefonicamente gli addetti delle ferrovie dello Stato - dichiara Simone Da Prato, proprietario del ristorante l’Arginvecchio - ma senza ricevere alcuna risposta. I tetti pericolanti, tegoli spostati dal vento e intonaco precario hanno già creato diversi problemi alla mia attività. Non molto tempo fa, infatti, proprio un tegolo è caduto nel parcheggio del mio ristorante sfiorando la macchina di un cliente posteggiata; senza dimenticare di quando un albero è caduto rimanendo incastrato nel cavo elettrico che alimenta la mia attività. In quell’occasione ho chiamato i vigili del fuoco che sono prontamente intervenuti ammettendo, giustamente, che non sarebbe un lavoro di loro competenza".

Un altro albero è caduto, dopo l’ultima libecciata, dal lato della ferrovia; anche in questa occasione nessuno è intervenuto, probabilmente perché non crea particolari disagi, rimanendo nella stessa posizione, ormai, da giorni. Una situazione di non poco disagio, quindi, che potrebbe risolversi approfittando dei lavori di manutenzione necessari alla fermata di Lido di Camaiore. "Arrivati a questo punto - conclude Da Prato - non mi rimane altro se non quello di chiedere l’intervento da parte dell’amministrazione comunale o, quanto meno, che possa intercedere tra gli abitanti della zona e i responsabili delle ferrovie per evitare, in un futuro, eventuali danni non solo a cose ma anche a persone perché non è possibile che si intervenga solo quando qualcuno rimane ferito, se non peggio"". Le periferie sono, da sempre, maggiormente trascurate rispetto ai centri cittadini anche se è impensabile prendere atto del pericolo che, gli abitanti di quella particolare zona, corrono quotidianamente.

Veronica Dati