REDAZIONE VIAREGGIO

Le chiamate dopo il tamponamento. «Sono già andato dall’amico tuo»

Truffa delle assicurazioni, gli organizzatori dei raggiri intercettati: «La Panda? Troppo bella»

Anche in questa inchiesta lo strumento delle intercettazioni telefoniche si rivela determinante

Viareggio, 7 aprile 2016 - Abbottonati, ma non troppo, perché per organizzare ogni truffa servono comunque telefonate e appuntamenti. Ed è anche ascoltando queste conversazioni, intercettate, che gli inquirenti della squadra mobile di Firenze, hanno ricostruito l’organizzazione degli incidenti falsi per raggirare le compagnie assicurative e finanziare così il clan dei casalesi.

“Gonfiare” i rimborsi

Una delle procedure più seguite era quella di “gonfiare” un sinistro realmente accaduto inserendo trasportati fittizi ed altri automezzi. Uno dei 69 indagati, il 21 aprile del 2011 chiama Cesario Marino, casertano trapiantato a Viareggio, arrestato l’altra mattina.

Indagato: «Quando venite un poco qua ti devo dare un’ambasciata... m’hanno tamponato la Panda. Sono già andato dall’amico tuo là (secondo gli inquirenti si tratta di Sandro Castoro dell’autocarrozzeria Stadio, finito ai domiciliari) però vedi che fa tutto lui, ma deve prendere qualcosa pure lui»

Gli avvocati, il medico,  i carrozzieri

L’organizzazione “stipendia”, secondo le accuse, i professionisti che curano le pratiche. La segretaria di uno studio chiama Marino

Segretaria: «Ascolta ce la fai a portarli entro oggi così domani bisogna pagare il dottore»

Marino si affida sempre al dottor Luciano Graziosi (uno degli indagati indagato) che secondo quanto ricostruito, gli riserva trattamenti di favore. «Altri studi su questo mi succede ti posso dire il solito operato a me Graziosi.. a me mi piglia 3-350, voglio dire ora voglio dire... con la relazione vanno a finire a 450».

Per fare sì che la truffa sia credibile, servono mezzi “consoni”. Emblematica, secondo la squadra mobile, la telefonata intercettata, il 25 febbraio 2011, tra Marino e il carrozziere Sandro Castoro.

Castoro: «Sì, ma è venuto ma è troppo bella quella Panda lì per far quel gio... cioè bisogna trovare la roba prima! Bella f.... come fai a... va colorata». In una telefonata successiva, Marino chiede al carrozziere di quantificare il danno di questa Panda.

Marino: «Sandro senti un po’ c’ha da venire un po’ l’avvocato a vedere il discorso della macchina, di quel pandino, che danni c’ha?... Quella tamponata e mandata a sbattere»

Castoro: «E che c’avrà 1000... 1500... che vuoi che c’abbi.. E che gli vuoi fare ha portato un portellone e due paraurti...».

Massimo De Prete, uno degli avvocati coinvolti, nel maggio del 2011 è candidato alle elezioni provinciali, invita Marino a un aperitivo al bar Burla. E Marino, titolare di un ristorante, gli suggerisce: «Qualche cena la vieni a fare qui se vuoi i voti, eh!».

ste.bro.