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Biblioterapia in farmacia "Così curiamo lo spirito"

Oltre ai medicinali, in vendita il libro "Lettere sulla felicità" al costo di un euro. La dottoressa Marchetti spiega: "La lettura può davvero aiutarci a stare meglio"

"Mens sana in corpore sano", diceva il poeta latino Giovenale. Una massima, quella delle ’Satire’, ripresa oggi in grande stile dalla farmacia Buonconsiglio, sul viale Tobino, dove è stata lanciata un’iniziativa originale: la biblioterapia. Letteralmente, la cura della psiche, la "mens" dei latini, tramite la lettura. Una pratica di cui si sente un bisogno disperato, soprattutto alla luce dei danni causati dal Covìd a livello psicologico tra reclusione, abitudini cambiate e scarse relazioni sociali. Per questo, in farmacia è attualmente in vendita la "Lettera sulla felicità" di Epicuro al prezzo simbolico di un euro. L’idea è stata promossa dalla dottoressa Francesca Marchetti e si propone una serie di obiettivi che rientrano nel campo della tutela della salute pubblica.

Dottoressa, un’iniziativa originale...

"Questa è la seconda uscita che lanciamo assieme ad altre farmacie sparse in Italia. Tutto è partito con ’Alice nel paese delle meraviglie’, un’opera più nota, mentre stavolta abbiamo voluto focalizzarci su qualcosa di più introspettivo. I clienti sono molto incuriositi: è un buon modo per riavvicinare le persone alla lettura. E soprattutto è uno strumento di tutela della salute: noi crediamo che la lettura, intesa come biblioterapia, possa essere una pratica importante per stare meglio".

Come è nata l’idea?

"Qui alla Buonconsiglio siamo due soci, entrambi convinti che la farmacia, come presidio sul territorio, debba stare vicina alle persone. Il nostro lavoro ci porta tutti i giorni a contatto con le persone che vivono nel quartiere: le vediamo spesso, siamo partecipi delle loro vite. In questo anno e mezzo è emerso come la farmacia sia il primo punto in cui si vanno a cercare delle risposte. E quindi, avendo trovato questo gruppo di farmacie italiane che si interessa molto agli aspetti psicologici connessi alla salute, alla malattia e alla prevenzione, abbiamo deciso di aderire al progetto. In parte, forse, è anche un modo per riuscire a stare ancora più vicini alle persone".

E i vostri clienti come hanno recepito l’idea?

"Per lo più ci hanno lasciato giudizi positivi. In tanti sono tornati a comprare una seconda copia da regalare a qualcuno, dopo averne acquistata una per sé. Sono sembrati tutti molto incuriositi, chi più, chi meno".

Come andrà avanti questo progetto?

"Abbiamo appena iniziato con la ’Lettera sulla felicità’: penso che andremo avanti fino alla fine dell’estate. L’idea, poi, è di proseguire con quattro uscite all’anno. E già con ’Alice nel paese delle meraviglie’, avevamo attirato l’interesse del mondo della scuola: qualche nostro cliente, che di professione fa l’insegnante, sembrava propenso a lavorare su questo tema a livello scolastico. Per quel che ci riguarda, a noi interessano tutti gli sviluppi legati all’aspetto sociale. Alla fine, dal punto di vista puramente commerciale, con il costo del libro fissato a un euro andiamo in pari nel migliore dei casi. Ma qui non si tratta di guadagnare: l’importante è contribuire, seppure in parte, a migliorare qualcosa nella vita delle persone".

Daniele Mannocchi