
Francesco Benedusi della Lega bagnini
VIAREGGIO
Un traguardo raggiunto, dopo anni di richieste, incontri e compromessi, un obiettivo ottenuto, nonostante le attese, i contrasti e le difficoltà, quello dei bagnini della Versilia che, proprio qualche giorno fa, hanno visto porre la firma definitiva sul nuovo contratto integrativo, arrivato dopo l’ultimo vero aumento, risalente al 2006. E reso possibile anche, e soprattutto, da chi, su queste spiagge, lavora da anni, come la Lega dei bagnini, l’associazione nata proprio per migliorare la "qualità del lavoro,renderlo meglio pagato più sicuro,più professionale".
"E siamo felici del rinnovo del contratto - commenta Francesco Benedusi, membro del direttivo e socio fondatore della Lega - Perché è stato un percorso difficile: abbiamo preso in mano un vecchio contratto, rinnovato facendo un copia incolla del contratto degli anni ’70, e abbiamo cercato di riorganizzarlo completamente. Dopo quasi un anno di attesa con Cgil, abbiamo coinvolto Cisl e Uil e abbiamo cominciato a lavorare con i sindacati: abbiamo fornito e fatto la stesura della piattafotma, ci siamo rivolti alle associazioni balneari e abbiamo fatto il reclutamento dei bagnini tesserandoli per farli partecipare alla trattiva". E, così, tra speranze, proposte e impazienze, è arrivata la firma definitiva, che fino al 31 marzo 2028, segna insieme alle novità in materia di salute e sicurezza anche l’adeguamento dei premi di risultato per i bagnini. Ma che, nonostante tutto, sembra portare con sé, dai balnerari ma anche da alcunibagnini, critiche e problematiche.
"Alcuni balneari non hanno partecipato all’assemblea - continua Benedusi - E non sono contenti di darci un premio così alto, e ce ne dispiace perché la nostra bozza originaria, in più voci, li avrebbe agevolati: avevamo indicato un’indennità a chi fa servizio teli, quella del rischio, quella del disagio e così via, ma in maniera scorporata, che avrebbe permesso di dare una cifra meno importante soprattutto per i bagni più piccoli. Ci dispiace per chi non è contento, ma è stata una decisione presa dai presidenti dei balneari. Dall’altra parte, ci sono bagnini che hanno ancora il forfait, una soluzione che sembra buona ma andando a dividere la somma per le ore lavorative si percepisce meno di un contratto regolare. Quindi, quella, è tuttora - e nonostante tutto - una scelta imposta in fase di contrattazione per l’eventuale assunzione".
Gaia Parrini