
L’uomo, un professionista, si è impiccato vicino all’Agenzia delle entrate. I carabinieri hanno trovato una lettera destinata ai familiari. Indagini in corso.
Ha aspettato che calassero le tenebre per spegnere per sempre l’interruttore dei problemi che lo tormentavano da tempo. Lo ha fatto impiccandosi con una corda dopo aver salito le scale al terzo piano dell’Agenzia delle entrate, in via Scirocco a Bicchio, da cui si è lasciato cadere nel vuoto dopo essersi messo un sacchetto in testa. Una scena sconvolgente quella che si è presentata all’alba di ieri – erano da poco passate le 6 – a coloro che si stavano recando in zona per motivi di vario genere o che stavano uscendo di casa per cominciare la giornata.
A compiere l’estremo gesto è un professionista di 55 anni residente in Versilia e padre di famiglia. Il suo studio si trova tra l’altro non lontano dal luogo della tragedia (nella foto i soccorsi intervenuti ieri mattina), ma dalle prime indagini condotte dalla compagnia dei carabinieri di Viareggio è escluso un collegamento diretto con l’Agenzia delle entrate. I militari hanno trovato infatti una lettera, che l’uomo ha indirizzato ai propri familiari. La causa del gesto sarebbero motivi personali. Straziante la deposizione dell’anziana madre, ricevuta ieri in caserma, la quale ha risposto a tutte le domande necessarie per cercare di definire un quadro il più possibile completo su quel che ha portato il figlio a togliersi la vita.
Daniele Masseglia