FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Bagni comunali senza sorveglianza. Lettera dei dipendenti al sindaco

Oggi scatta l’obbligo di controllo. "Bando di affidamento tardivo, il paese non merita questo" .

La spiaggia comunale Le Dune di Ponente è stata oggetto di bando di affidamento come quella di Levante. Ancora non è ufficializzata la nuova gestione

La spiaggia comunale Le Dune di Ponente è stata oggetto di bando di affidamento come quella di Levante. Ancora non è ufficializzata la nuova gestione

Scatta oggi in Versilia il servizio obbligatorio di salvamento previsto dalla capitaneria di porto. Dopo il fitto dibattito tra imprenditori, politici e operatori del settore, il Governo ha individuato la data di partenza della sorveglianza. A Forte dei Marmi le due spiagge comunali restano chiuse e in una lettera aperta i lavoratori impiegati negli scorsi anni ai bagni comunali di Ponente e Levante, e nelle postazioni di salvataggio delle spiagge libere del Comune, manifestano "preoccupazione e profondo rammarico". "Un bando fatto in ritardo. E noi non possiamo più permetterci di restare in silenzio" è il loro grido d’allarme visto che ancora non è stata ufficializzata la nuova gestione dei due tratti di arenile. "Nel frattempo – lamentano – noi lavoratori siamo fermi, senza contratto e senza stipendio, in attesa che la situazione si sblocchi. E non si tratta di un imprevisto: la concessione precedente era scaduta già alla fine della scorsa stagione, e tutti – Comune compreso – erano perfettamente consapevoli della necessità di una nuova gara. Eppure, la gara è stata pubblicata soltanto a fine marzo, con un evidente ritardo che oggi paghiamo sulla nostra pelle. Abbiamo già provato a chiedere spiegazioni in Comune, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta concreta. Solo silenzi. Ci troviamo così, alla vigilia dell’avvio della stagione, con spiagge non presidiate, servizi non attivati e lavoratori dimenticati. Non è solo un problema di occupazione: è un problema di sicurezza pubblica. Per questo chiediamo con forza – insistono – che l’amministrazione comunale si assuma la responsabilità di quanto sta accadendo e si impegni a tutelare i lavoratori, al di là dell’esito della procedura di affidamento".

I dipendenti dei bagni comunali e delle spiagge libere chiedono poi nello specifico: il riconoscimento pieno di contratti, livelli e condizioni economiche maturate, compresi i premi di produzione; un contratto da 44 ore settimanali per tutti i bagnini dei bagni comunali di Ponente e Levante; per i bagnini delle spiagge libere, un contratto dal 1° giugno al 30 settembre, e per chi ha svolto servizio anche nei bagni comunali, almeno 6 mesi di impiego; per i lavoratori della ristorazione, un contratto per il 2025 fino al 31 ottobre, e per le stagioni 2026 e 2027 un contratto che rispetta la possibile apertura massima prevista dal regolamento comunale e quindi dal 20 marzo al 31 ottobre. "Il paese – chiudono – non può permettersi di iniziare la stagione balneare in queste condizioni. E noi non possiamo più aspettare in silenzio".

Francesca Navari