REDAZIONE VIAREGGIO

Autorità Portuale Regionale: l'ammiraglio Giuseppe Tarzia fa un passo indietro

"Una scelta per il bene della città e dell'intera comunità"

L’ammiraglio Giuseppe Tarzia

Viareggio, 3 agosto 2023 – L’ammiraglio Giuseppe Tarzia fa un passo indietro rispetto alla candidatura avanzata dal sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro e da quelli di Monte Argentario, Isola del Giglio e Campo dell’Elba quale candidato a ricoprire il ruolo di Segretario Generale dell’Autorità Portuale Regionale.

Una decisione spiega in una nota l’ex comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio e delle Capitanerie della Toscana nella speranza «che questo possa servire a sbloccare la situazione di prolungato stallo venutasi a creare per il sovrapporsi di vicende giudiziarie ed articolati, rinnovati iter procedurali che non hanno prodotto alcun risultato a raggiungere la convergenza degli attori istituzionali coinvolti nella nomina di un soggetto con le dovute competenze e di gradimento del cluster portuale».

La vicenda era iniziata nell’aprile dello scorso anno quando il governatore, Eugenio Giani, non avendo trovato un’«intesa» con il sindaco di Viareggio, aveva proceduto a nominare l’architetto Alessandro Rosselli.

Una decisione autonoma che aveva portato il primo cittadino di Viareggio a fare ricorso davanti al Tribunale amministrativo regionale. E dopo dodici mesi, a fine maggio di quest’anno, il Tar ha accolto il ricorso di Del Ghingaro e annullata la nomina di Rosselli.

Così a inizio giugno Giani ha proposto per tale incarico l’ex sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto, e successivamente il nome dell’attuale presidente della Cna di Lucca, Andrea Giannecchini. Ma entrambi i nominativi sono stati ritenuti “incompatibili“ dall’amministrazione di Viareggio (che per legge deve trovare un’intesa forte con la Regione). Del Dotto perché patrocinante numerose cause contro lo stesso Comune di Viareggio, Giannecchini, invece, perché «titolare di una concessione al porto rilasciata dalla stessa Autorità portuale»e perché non in possesso di uno dei requisiti previsti dalla legge regionale, ovvero la laurea quinquennale (o equipollente) avendo conseguito solo la laurea triennale. Motivo per cui nei giorni scorsi il presidente della Regione aveva pensato a proporre l’ingegner Massimo Lucchesi, già presidente dell’Autorità di bacino. Ma poi c’è stato uno stop perché sarebbe emersa anche nel suo caso l’assenza di uno dei requisiti previsti dalla legge. Da qui appunto un nuovo stallo. Ora la svolta con il passo indietro dell’Ammiraglio Tarzia. «Una decisione – spiega l’interessato - per il bene della città e dell’intera comunità coinvolta. Confido, così, in una rapida definizione della vicenda».