
La politica versiliese è meravigliosa. Come la politica italiana: meraviglia, ma non sorprende. Non sorprende la reazione delle amministrazioni comunali, dei partiti, e delle associazioni di matrice politica, al massacro di ebrei compiuto da Hamas: per numero, la seconda strage terroristica dopo le Torri Gemelle.
E che hanno fatto i Comuni della Versilia? Hanno risposto all’appello della Comunità Ebraica? Solo Viareggio, e dopo qualche giorno Camaiore, hanno issato la bandiera della pace. Pari e patta, chi attacca e chi si difende. Gli altri cinque (destri sinistri, civisti) zitti. Ma quando Putin ha scatenato la guerra contro l’Ucraina, Pietrasanta ha subito fatto una fiaccolata. Invece ora nemmeno una parola da Stazzema, che pure a S.Anna ha sperimentato la "cura" nazista e repubblichina, applicata più scientificamente a 6 milioni di ebrei. Uno più, uno meno...
Nemmeno i bambini decapitati da Hamas hanno scosso le coscience politiche. Zitti anche tutti quelli sempre pronti a sbraitare e marciare per i palestinesi. I civili, certo, non sono Hamas. Come non lo erano Settembre Nero, l’Intifada, l’Olp di Arafat, ovviamente nemmeno Hezbollah, e via elencando.
I palestinesi hanno diritto a un loro Stato. Nel 1947-48 infatti l’Onu aveva deciso la ripartizione in due della Palestina: lo Stato di Israele per la definitiva sicurezza dei sopravvissuti della Shoah. Accanto lo Stato palestinese. Il 14 maggio 1948 Israele proclamò l’indipendenza, e poche ore dopo il ritiro dei Caschi Blu fu attaccato da Egitto, Giordania, Siria, Libano e Iraq: con lo scopo di ributtare gli ebrei in mare. Stesso obiettivo dello statuto di Hamas. E ora la storia ci presenta le caute idee di tanti nostri politici: imbarazzo, paura o sorniona soddisfazione?
Beppe Nelli