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Al Mediceo la storia della musica. Una maxi mostra su divi e locali

Nel 2024 la sterzata rispetto alla canonica proposta. "Dedicarsi alla pittura ’800 e ’900 è oggi troppo costoso"

Al Mediceo la storia della musica. Una maxi mostra su divi e locali

Palazzo Mediceo sarà tempio della storia della musica e dell’intrattenimento. Attorno a questi temi infatti verterà la mostra evento 2024 che punta ad una svolta rispetto alla canonica proposta culturale ispirata agli artisti dell’800 e 900. La Fondazione Terre Medicee dunque cambia rotta non solo alla luce del successo ottenuto dall’esperienza dedicata agli anni Ottanta che ha fatto un record di presenze in estate (dimostrandosi anche un’accattivante occasione per rimpinguare il bilancio) ma anche nell’ottica di ampliare lo spettro di visitatori con un contenitore culturale dedicato ai più giovani. L’esposizione-kermesse da Pasqua fino alla fine di settembre proporrà una rassegna di musica, personaggi, usi e costumi dell’Italia dagli anni 50 fino alla fine degli anni 80 con eventi che, in parallelo, accompagneranno la mostra. I cui contenuti al momento restano ’top secret’ ma che – sicuramente – non mancheranno di dedicare un’ampia parentesi agli anni gloriosi della Versilia ruggente.

"La base culturale del Mediceo è la pittura dell’800-900 – premette Davide Monaco, direttore della Fondazione Terre Medicee – purtroppo le risorse sono poche e il Comune ha tagliato i contributi, da 250mila a 200mila all’anno. Difficile fare una mostra di alto livello con quel budget e già siamo riusciti a allestire proposte assai interessanti come quella dedicata a Vito Tongiani e, adesso, a Filadelfo Simi che resterà aperta fino al 6 gennaio e dal 28 ottobre sarà interamente concentrata al Mediceo e non più dislocata in più sedi. Si sono moltiplicati i costi e non è pensabile promuovere un’esposizione di Guttuso, Dalì o Picasso. Per questo nel 2023 abbiamo avuto l’idea di diversificare e dedicare una mostra agli anni Ottanta ed è stato record di presenze: in 58 giorni si sono registrate 7-8mila persone a settimana con una media di 120 paganti al giorno e ricadute per le attività commerciali di zona. Ricordo che dal 2004 ad oggi l’evento di maggior successo è stata ’La mostra impossibile di Caravaggio’ che ha toccato le 91 presenze di media, a fronte di un trend stabilizzato su 50-70 persone. Per il 2024 abbiamo pensato pertanto ad una unica rassegna – svela Monaco – incentrata sui divi della musica e l’arte dell’intrattenimento, con inevitabile amarcord dedicato ai locali che hanno fatto storia, legandoli ai cambiamenti sociali e politici degli italiani. All’esposizione di oggetti e documenti prevediamo il coinvolgimento di importanti cantautori. Il fatto che il Mediceo sia patrimonio Unesco non deve significare solo alta cultura, bensì l’accessibilità sarà alla base della nostra proposta".

Francesca Navari