
Addio all’inceneritore. Via alla dismissione
Le due torrette dell’ex inceneritore che per decenni hanno emesso fumi alimentando a loro volta la rabbia dei cittadini, hanno i mesi contati. Lo smantellamento dell’impianto, avviato in via preliminare nel 2015-2016 con la rimozione dei rifiuti da vasche e silos interrati, partirà infatti dalle componenti più sensibili. Il progetto esecutivo di Ersu è atteso entro il 30 novembre, dopo di che dovranno trascorrere un paio di mesi per la gara di affidamento dei lavori e pertanto verso febbraio-marzo 2024 le ruspe entreranno in azione nell’ambito di una prima tranche – da 500mila euro – a cui poi seguirà quella definitiva che cambierà per sempre volto agli 8mila metri quadri più contestati nella storia della città.
Impegni, numeri e date sono stati messi nero su bianco ieri mattina a una riunione del Consorzio ambiente Versilia (Cav). "Siamo a un punto di non ritorno: finalmente – dice il sindaco nonché presidente Cav Alberto Giovannetti – del mostro che negli anni ha creato disagi e danni si intravede la fine definitiva". Ad entrare nei dettagli del progetto, finanziato con apposite fidejussioni, è stato il direttore Ersu Walter Bresciani Gatti. "Anni fa – spiega – avevamo sviluppato il progetto preliminare per la bonifica e lo smantellamento. Tra il 2015 e il 2016 c’erano state le prime due fasi, dedicate a suolo e sottosuolo. Ora che è stata riattivata la procedura, possiamo pensare alla dismissione o smontaggio, che ha bisogno di un progetto esecutivo. Ci dedicheremo subito alla parte più sensibile, inclusa la demolizione delle torrette: richiederà 2-3 mesi di lavoro. A quel punto resteranno da togliere solo la caldaia, l’involucro e l’edificio, cioè le opere civili". E dell’inceneritore non resterà più neanche un bullone.
d.m.