
VIAREGGIO
La politica è l’arte della mediazione. E, al tempo stesso, espressione della sintesi delle esigenze. Anche per questo richiede fermezza, determinazione, dedizione e notevole preparazione. E quando gli attori in campo rispondono a questi requisiti il compromesso è sempre rivolto verso l’alto. Ed è quello che è avvenuto intorno alla cosiddetta “guerra dei rifiuti“ che in questi anni ha visto contrapposti Sea (la società al 100% di Reti Ambienti che svolge il servizio di igiene del territorio) e il Comune di Camaiore dall’altro.
Un braccio di ferro iniziato allorquando l’amministrazione comunale, allora guidata da Alessandro Del Dotto, decise di rinunciare a Sea e di affidare i servizi di raccolta rifiuti e igiene del territorio ad Ersu. Scelta di per sé legittima, se non fosse per i debiti lasciati aperti nei confronti di Sea. Da qui la decisione dell’amministratore unico, Fabrizio Miracolo, di avviare una serie di cause per il saldo dei debiti (servizi non riscossi o conto capitale). Più una causa per danni.
Ora, però, dopo anni di battaglia a carte bollate e di cause definite in Tribunale a favore di Sea, tranne quella per danni (attualmente in giudizio d’Appello su ricorso della Sea risultata soccombente in primo grado) e una richiesta di revoca per "giusta causa" avanzata dal presidente di Reti Ambiente, Daniele Fortini, nei confronti dell’amministratore unico di Sea, Fabrizio Miracolo, ci potrebbe essere una svolta clamorosa: una transazione destinata a superare l’attuale contrapposizione.
Tutto è nelle mani del sindaco di Camaiore, Marcello Pierucci. Lunedì, infatti, scadono i tre precetti da oltre 372 mila euro conseguenti ai decreti ingiuntivi riconosciuti dal Tribunale di Lucca a favore di Sea. Non solo. Sempre lunedì è in programma l’aggiornamento dell’assemblea di Sea che ha all’ordine del giorno la richiesta di revoca dell’amministratore unico. Assemblea inizialmente“aperta“ lunedì scorso e rinviata su richiesta dello stesso presidente di Reti Ambiente Daniele Fortini.
A questo punto se entro lunedì il Comune di Camaiore avrà provveduto a saldare le somme intimate nei tre precetti, l’assemblea di Sea potrebbe decidere di ritirare l’ordine del giorno di revoca del mandato all’amministratore unico e quel punto l’intera vicenda potrebbe risolversi con un accordo e, soprattutto, con una rinegoziazione tra Sea e il Comune di Camaiore siglata dallo stesso amministratore unico, l’avvocato Fabrizio Miracolo che resterebbe così anche alla guida di Sea. Se, al contrario, entro lunedì l’amministrazione di Camaiore non provvedesse a pagare i tre precetti si aprirebbe un nuovo fronte che vedrebbe questa volta Sea e la stessa Reti Ambiente schierate insieme a tutela degli interessi di Sea. Ecco perché, adesso, l’intera partita è nelle mani del sindaco di Camaiore Marcello Pierucci.
Ieri, di prima mattina, lo abbiamo chiamato per avere conferma, ma lui ci ha risposto che parlerà solo dopo lunedì, come ci aveva già anticipato mercoledì scorso in un’altra telefonata.
A questo punto se come ci ha dichiarato anche due settimane fa il sindaco di Camaiore ha accantonato nel fondo rischi di bilancio le “poste“ necessarie basta che il dirigente preposto firmi una determina così da saldare il quantum entro la scadenza di lunedì. Cosa che sicuramente avverrà anche perché il rischio è che lunedì stesso parta la procedura di pignoramento presso terzi (con ulteriori costi aggiuntivi per l’amministrazione camaiorese). Se, invece, (ma cosa di cui dubitiamo fortemente conoscendo la serietà e la correttezza amministrativa di Pierucci) non ci fosse stato un accantonamento nel bilancio comunale allora sarebbe necessaria l’approvazione di un “debito fuori bilancio“ che richiedebbe una approvazione prima in giunta e poi in consiglio comunale. Un passaggio decisamente complesso e quasi impossibile visti i tempi. E proprio per questo appare impensabile che un amministratore con l’esperienza di Marcello Pierucci non abbiamo proceduto ad accantonare le poste necessarie a far fronte ad un’evenienza del genere.
Ora si tratta di aspettare e vedere cosa accadrà da qui alle prossime 48 ore. Anche per questo,giovedì, chi ha avvistato ad Ecomondo – la fiera sulla transizione ecologica in corso a Rimini - il presidente di Reti Ambiente Daniele Fortini (che era in compagnia del direttore e dell’avvocato della società proprietariaal 100% di Sea) e il sindaco Giorgio Del Ghingaro li ha visti seduti ad un tavolo con i volti decisamente distesi di quelli degli ultimi mesi.
Tommaso Strambi