
A tutta comicità e grandi risate Sul palco “Vado a vivere con me“
PIETRASANTA
Il comico preferito, quello che lo ha fatto innamorare del mestiere di attore è Massimo Troisi, i registi del cuore sono Vittorio De Sica, Federico Fellini e Martin Scorsese, la prima esibizione al Circolo Arci di San Donato, una frazione di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa, risale a una decina di anni fa quando con due amici, il trio si chiamava i Piccioni Spennati, ha avuto i primi applausi. Ora Jonathan Canini di anni ne ha 28 e il sogno di recitare sul palco lo ha raggiunto. Il percorso è lungo, ma le prime date sono state fatte. Il 20 lugluo si esibirà sul palco della Versiliana con il suo nuovo spettacolo “Vado a vivere con me“. Spopola sui social. Si racconta alla Nazione con la spontaneità del ragazzo della porta accanto al quale chiedi lo zucchero e lo ritrovi sul palco.
Come nasce la passione per il cinema e la voglia di diventare attore?
"Ero davvero giovane quando ho deciso di essere attore, regalare emozioni al pubblico, scrivere i testi e recitare sarebbe stato il futuro che desideravo. Non è stato facile. Per fare la scuola di cinema a Firenze ho lavorato. Ho fatto il lustrino, preparavo i mobili per la verniciatura, il cameriere. Nel 2017 mi sono diplomato"
La famiglia come ha reagito davanti a tanta caperbietà?
" Era titubante. Oggi i miei genitori Samantha e Luca e mia sorella Martina, studentessa universitaria, sono contenti. Martina mi aiuta moltissimo nei video, è più pratica di me.
Cosa è per lei la comicità?
"E’riflessione. Per questo amo Massimo Troisi, dietro le sue esibizioni non c’è la battuta fine a se stessa, rispettabilissima per altrom na propone un ragionamento, fa pensare con il sorriso ".
Dove si vede tra 10 anni?
"Sul palco, lo spero. Da cinque anni il sogno è diventato realtà, mi mantengo facendo l’attore. Ho un altro sogno: il cinema, ho studiato regia cinematografica e mi piaccere mettere in pratica gli studi che ho fatto".
Si esibirà alla Versiliana cosa significa questa esperienza?
"E’la mia prima volta in Versilia. Ce la metterò tutta. Quando recito non uso il gobbo, perchè per me conta la spontaneità. Spero con i miei testi di regalare emozioni e di fare sorridere e riflettere gli spettatori"
È partito dalla provincia è stato più difficile?
"Forse. Ma credevo fortemente nel mio sogno. E ho scommesso. Vivo ancora in campagna".
Maria Nudi