MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

A passeggio tra i bronzi di Bezzina. Inaugurata la nuova mostra urbana

Cinque le opere esposte tra Viareggio e Torre del Lago: "Così l’arte si intreccia con il paesaggio e la storia"

Presenti all’inaugurazione dell’esposizione, sul Belvedere di Torre del Lago, il sindaco Giorgio Del Ghingaro, l’assessora alla cultura Sandra Mei e l’artista Bernard Bezzina

Presenti all’inaugurazione dell’esposizione, sul Belvedere di Torre del Lago, il sindaco Giorgio Del Ghingaro, l’assessora alla cultura Sandra Mei e l’artista Bernard Bezzina

La città come una galleria, e l’arte che oltrepassa i muri e diventa stimolo per una visione attiva dell’ambiente che ci circonda. Per offrire occasioni di riflessione, scoperta e meraviglia nel paesaggio urbano e naturale. Con l’obiettivo di potenziare l’identità culturale della città e a valorizzare gli spazi pubblici attraverso la scultura, sul Belvedere di Torre del Lago è stata inaugura l’esposizione temporanea delle monumentali opere del maestro Bernard Bezzina, artista di fama internazionale conosciuto per i suoi bronzi che fondono potenza materica e astrazione figurativa.

Dopo i successi ottenuti con esposizioni dedicate ad artisti come Igor Mitoraj, Park Eun Sun, Kan Yasuda e Bruno Catalano, solo per citarne alcuni, l’amministrazione rilancia con un intervento che punta a un dialogo diretto tra arte e cittadinanza. "Con queste opere – spiega il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro – ribadiamo una visione che da anni guida la nostra azione amministrativa: l’arte deve essere presenza viva, concreta, capace di interagire con la quotidianità dei cittadini, di sorprendere, stimolare e far riflettere. Le opere di Bernard Bezzina, potenti nella loro monumentalità e profonde nel significato, arrivano a raccontare qualcosa di noi, del nostro corpo e della nostra identità frammentata. Portarle nei luoghi simbolo della nostra città non significa solo abbellire spazi pubblici, ma restituire centralità al pensiero, alla creatività e al valore del vivere insieme".

Le opere, due in mostra nel giardino delle Libertà, una in piazza Mazzini, e due sul Belvedere torrelaghese, fanno parte del ciclo “Division”, che indaga la frammentazione del corpo come metafora esistenziale, con uno stile che mescola classicità e avanguardia. "Viareggio e Torre del Lago non sono semplici cornici – conclude il primo cittadino – ma diventano protagoniste di un dialogo che intreccia l’arte contemporanea con la storia, il paesaggio e il vissuto urbano. È un passo ulteriore verso una città che non si accontenta di essere bella, ma vuole essere anche colta, libera e aperta a nuove visioni. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo progetto e invito cittadini e visitatori a lasciarsi attraversare da queste sculture: ciascuna ha qualcosa da dire, a ciascuno, in modo diverso".

Red.Viar.