A Marina di Pietrasanta colibatteri oltre i limiti. Scatta il divieto di balneazione

I punti critici sono Motrone e Fiumetto. Il presidente dei balneari: "Siamo alle solite". Ora le controanalisi Arpat

I prelievi di Arpat

I prelievi di Arpat

Marina di Pietrasanta (Lucca), 19 maggio 2023 – Stessa spiaggia, stesso mare. Era successo lo scorso maggio dopo un’eccezionale ondata di maltempo e, paradossalmente, pochi giorni dopo l’assegnazione della Bandiera blu e il ritiro del vessillo nell’apposita cerimonia a Roma.

Si è ripetuto ora, di nuovo, in concomitanza con l’arrivo di piogge più abbondanti del solito. A Motrone e Fiumetto, puntualissimo, ieri mattina è scattato infatti il divieto di balneazione a causa dello sforamento dei limiti dei parametri dei colibatteri.

Superamenti certificati martedì da Arpat, che ha poi provveduto a notificarli mercoledì pomeriggio al Comune fino alle due ordinanze firmate dal sindaco Alberto Giovannetti. La speranza, sia da parte degli uffici comunali che dei balneari, è che pure l’epilogo sia una fotocopia del 2022, quando ci fu un divieto-lampo di due giorni dopo l’immediato buon esito delle controanalisi.

Se così fosse, è probabile che già domani i divieti vengano revocati. Partendo da nord, ad essere state dichiarate non idonee sono le acque in corrispondenza con il punto di prelievo Fiumetto sud a causa dei valori degli enterococchi intestinali, risultati pari a 249 Mpn ogni 100 millilitri (il limite massimo consentito è 200).

Per quanto riguarda il punto di prelievo alla foce del fosso Motrone, ad essere sballati invece sono i parametri di entrambi i colibatteri, con l’escherichia coli risultata pari a 759 Mpn/100 ml (il limite massimo consentito è 500) e gli enterococchi intestinali pari a 323. Arpat, come detto, è già al lavoro per le controanalisi, che a regola, visti gli ultimi giorni di relativa calma metereologica, dovrebbe dare buon esito.

Resta però l’amarezza, soprattutto tra i balneari, per un fenomeno che ancora una volta regala alla Versilia un bollino non proprio esaltante. "È una vita che non pioveva così tanto. E quando capita – commenta a caldo Francesco Verona, presidente del Consorzio mare Versilia – siamo sempre alle solite. Voglio dire che l’acido peracetico non si può più usare, e pertanto è necessario che vengano fatti interventi a livello strutturale, dai fossi alle fognature fino alla depurazione. Altrimenti non si risolverà mai la questione. A differenza dell’anno scorso, quando a maggio faceva caldo e la spiaggia era affollata, per ora il bagno non lo sta facendo nessuno in quanto per stare sul mare ci vuole il piumino e praticamente non c’è anima viva. In ogni modo i divieti non fanno bene alla Versilia e alla nostra zona, soprattutto a pochi giorni dalla Bandiera blu".