Terremoto in Umbria, decine di edifici inagibili: 200 persone fuori casa

Nella giornata di venerdì i vigili del fuoco hanno fatto diversi ordinanze di sgombero, in particolare proprio nel centro di Pierantonio

Perugia, 11 marzo 2023 - Sono decine - riferiscono i vigili del fuoco - gli edifici risultati inagibili in Umbria dopo i controlli svolti fino a questo momento in seguito alle scosse di terremoto dei giorni scorsi con epicentro nella zona di Umbertide. Nella frazione di Pierantonio - dove è stata chiusa la chiesa e dove è stato danneggiato anche il campanile - quasi l'80 per cento delle abitazioni presenta inagibilità di vario genere. Nella giornata di venerdì i vigili del fuoco hanno fatto diversi ordinanze di sgombero, in particolare proprio nel centro di Pierantonio.

I sopralluoghi nelle abitazioni private sono ripresi questa mattina. Intanto, nella tarda serata di ieri erano 116 le persone ospitate nelle palestre di Pierantonio (dove sono stati ospitate anche le persone provenienti da Pian d'Assino) e Umbertide per trascorrere la notte, alle quali la Protezione civile ha anche servito la cena. Fermi a 80 i cittadini che si sono rivolti alle strutture della Protezione civile nella zona di Sant'Orfeto, località del comune di Perugia al confine con l'area epicentro del sisma. Lo ha riferito Stefano Nodessi, responsabile per la Regione del Governo del territorio. Tutti hanno parlato di una "grande paura" per le scosse. "L'assistenza che abbiamo ricevuto– sottolineano dopo la notte nelle palestre - è stata ottima, c'erano brandine e coperte". Mentre è ancora vivo il ricordo del sisma del 2016 nel centro Italia, l'Umbria è ripiombata oggi nell'incubo terremoto - fortunatamente senza danni e conseguenze per le persone. Per precauzione le scuole resteranno chiuse anche oggi. La memoria di tutti torna al sisma del 2016, e, prima, a quello del '97. Un anziano racconta di una forte scossa nel 1984: la mappa della sismicità preparata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia indica che risale al 29 aprile di quell'anno, con magnitudo 5.6 e che interessò tutta l'Umbria settentrionale. Tra le località più danneggiate, Assisi, Gubbio, Perugia Città di Castello e proprio Umbertide. Quella colpita "è una zona che ha una sismicità storica e recente importante", ha spiegato ancora il direttore dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Ingv Stramondo. È possibile dire al momento che "il terremoto è avvenuto in un'area nella quale il meccanismo è quello estensionale, tipico della zona degli Appennini", una sorta di 'stiramento' della crosta terrestre in corrispondenza dell'Appennino con un conseguente allargamento dell'Italia Centrale". Maurizio Costanzo