
Hernan Borras
"Il mercato chiude il primo settembre. Ai tifosi dico di stare calmi. Abbiamo preso otto giocatori e stiamo lavorando per la prima volta con il mercato aperto". Hernan Borras risponde ai sostenitori del Grifo che hanno chiesto, senza mezzi termini, alla società di allestire una squadra competitiva attraverso lo striscione esposto sugli spalti del Comunale degli Ornari di Ponte San Giovanni, durante la prima amichevole italiana vinta 7-0 contro la Pontevecchio. Il risultato del campo, però, nelle parole del direttore generale argentino, a fine partita, è passato in secondo piano. "Dobbiamo fare il passo secondo la gamba altrimenti si rischia di fare come tanti club di serie C che mi risulta siano scomparsi - anzi, desaparecidos, per dirla alla Borras -. Una società come il Perugia perde 500mila euro al mese e il presidente Faroni sta rimettendo questa cifra. Abbiamo promesso che vogliamo andare in serie B in due anni ed è quello che proveremo a fare. Non bisogna però avere fretta. Il direttore Meluso sta lavorando per allestire una squadra cattiva e competitiva. Posso assicurare che sta lavorando sodo ma non è semplice. Allo stesso tempo – ha sottolineato Borras – siamo convinti di avere una squadra molto forte. Si parla tanto, ad esempio, della necessita di acquistare un attaccante. Ma noi abbiamo Montevago che l’anno scorso, complessivamente, ha segnato 15 gol. Quanti altri attaccanti hanno segnato come lui? Siamo quasi ad un anno della nostra gestione e stiamo crescendo sotto tutti i punti di vista. Si mette in evidenza solo il fatto che abbiamo perso un main sponsor (Vitakraf, ndr) ma nessuno fa notare che abbiamo 22 nuovi partner commerciali. Ai tifosi, che anche a Ponte San Giovanni ci hanno seguito numerosi, dico solo di darci fiducia".
L’obiettivo però, per una piazza come Perugia, in serie C, non può che essere un campionato di vertice e i primi a saperlo sono proprio i giocatori. A partire da Jeremie Broh, entrato nella ripresa contro la Pontevecchio e subito tra i migliori. "In una piazza così – fa notare il centrocampista ex Palermo – non puoi vivacchiare ma devi sempre dare il massimo e puntare a vincere sempre. Questo è il nostro obiettivo. Posso solo dire che finora abbiamo lavorato benissimo. In Argentina ci siamo allenati su campi anche troppo belli per giocatori come noi – sorride – e sono sicuro che i frutti del lavoro si vedranno. Il mio futuro? Chiedete al direttore ma io sto bene a Perugia". Così come non vuole muoversi Ryder Matos, a segno a Ponte San Giovanni. "Spero sia di buon auspicio. Mister Cangelosi mi dice di cercare la porta da tutte le posizioni ed è quello che voglio fare. So che c’è bisogno dei miei gol per regalare alla società e ai tifosi le soddisfazioni che meritano".
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