LORENZO VERO
Sport

Il grande mosaico degli allenatori di Serie A. Prima i mister poi si aprirà davvero il mercato

Il toto-panchine è il prerequisito fondamentale per poi dare avvio alle trattative. Ok agli obiettivi, ma per gli affari è ancora presto

Il toto-panchine è il prerequisito fondamentale per poi dare avvio alle trattative. Ok agli obiettivi, ma per gli affari è ancora presto

Il toto-panchine è il prerequisito fondamentale per poi dare avvio alle trattative. Ok agli obiettivi, ma per gli affari è ancora presto

Mai come questa stagione il mercato avrà un inizio in ritardo. No, ciò non dipende dalla dirigenza del Pisa. Anzi, la società nerazzurra già da vari mesi ha stilato la lista e avviato i primi contatti riguardo i principali obiettivi in vista della stagione del ritorno in Serie A. Vi sono però altri fattori che rappresentano cause di forza maggiore per la partenza a pieno ritmo della seduta di trasferimenti. Tra queste la querelle Brescia, che vede al momento incerte della categoria che disputeranno la prossima stagione i lombardi, la Salernitana, il Frosinone e la Sampdoria. Una situazione che lascia in fase di stallo i discorsi relativi a Borrelli (nome che piace) e Beruatto (per il quale i blucerchiati hanno il diritto di riscatto). La terza retrocessa la sapremo non prima del 20 giugno. I riscatti andranno definiti prima però. Già conclusa quella fase, avremo una visione più chiara della rosa nerazzurra. Poi, un altro tema: Inzaghi.

Prima di dare lo sprint al calciomercato, è da attendere l’esito dell’incontro con l’allenatore, nel quale sarà tracciata o cercata una linea comune. Come il Pisa, anche tante altre società di Serie A stanno vivendo la medesima situazione circa l’allenatore. Anzi, molte, mai come questa volta negli ultimi anni, ci sarà un valzer di panchine nel massimo campionato. Cambieranno sicuramente il Milan e la Roma. Non abbiamo la certezza, anche se continua a perseguirsi la strada del cambio, anche il Napoli (con Antonio Conte che ieri si è incontrato con De Laurentiis) e la Juventus. Situazioni incerte per l’Atalanta, con Gasperini che potrebbe salutare dopo quasi un decennio in nerazzurro – proprio in direzione Roma – e per il Bologna, anche se Italiano è diretto verso la permanenza. Fabregas proseguirà al Como, come Vieira al Genoa, Zanetti al Verona, Palladino alla Fiorentina. Dubbi su Baroni alla Lazio e Vanoli al Torino. Punti interrogativi anche su Nicola al Cagliari e Chivu al Parma.

Simone Inzaghi, fratello dell’allenatore nerazzurro, ha da pensare alla finale della Champions League (dove Filippo presenzierà) con l’Inter, e indipendentemente del risultato dovrebbe però proseguire la sua storia in nerazzurro. Anche per questo, in attesa di certezze, il Pisa lavora sotto traccia: osserva, ascolta, ma è ancora troppo presto per affondare davvero il colpo.

Prima la maggioranza delle società capiranno il futuro della guida tecnica, quindi penseranno al mercato, ognuna cercando di rispettare le esigenze del proprio allenatore. Da lì si innescheranno le tessere del domino. Dovremo aspettare ancora almeno una settimana poi il mercato davvero entrerà nel vivo.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su