"Terrorizzata dall’ex, così ho salvato la mia amica". Il racconto choc di Giacomo

Patrizi è stato ricevuto e premiato in Regione. "Lei subiva violenze, non potevo voltarmi dall’altra parte. E ha trovato la forza di reagire"

Violenza sulle donne (foto repertorio)

Violenza sulle donne (foto repertorio)

Perugia, 2 giugno 2023 – «Ho pensato a mia figlia, se tra una ventina di anni ci si fosse trovata lei in quella situazione. No, non potevo voltarmi dall’altra parte". Così, una sera di circa un anno fa, Giacomo Patrizi, di professione operatore sociosanitario, è uscito di casa per raggiungere la sua amica.

Aveva capito che stava succedendo qualcosa di strano. E poi quelle minacce ricevute al telefono da una voce sconosciuta, gli insulti, l’insistenza dell’interlocutore nel sostenere che la sua amica si trovasse a casa con lui, quando lui era da solo. Tutto troppo sospetto.

E poi Giacomo lo sapeva quello che stava passando la sua amica, per colpa di un ex che non la mollava. Arrivando a introdursi ripetutamente dalla finestra nell’abitazione della donna, oppure, violando il divieto di avvicinamento, obbligarla a trascorrere una notte con lui.

Dopo l’ultimo episodio, l’uomo è stato arrestato. Ma a questo epilogo ci si arriverà dopo una serie di denunce, ritirate, finché sul suo cammino, la giovane non ha trovato Giacomo. Che ha sporto querela contro quest’uomo, dando la forza all’amica di proseguire per le vie legali.

"Sento squillare il cellulare di notte, mi chiama un numero che non ho in rubrica. Rispondo e vengo investito dalle parole di una donna, dalle sue minacce che arrivano a toccare anche i miei familiari. Io rispondo che la mia amica non era con me e poi chiudo.

Succede per alcune volte, finché non mi rendo conto che se la donna, e l’uomo che sento parlare in sottofondo, cercano la mia amica, lei non è in casa. E questo mi insospettisce. Mi presento alla sua porta e mi apre lei. Dico ai due di andarsene subito, altrimenti avrei chiamato le forze dell’ordine. Lui mi minaccia, mi mette davanti al viso anche una mazza da baseball, ma non posso mollare adesso. Rimango dove sono. Alla fine, chiamo il numero d’emergenza e loro se ne vanno". Paura? "Lì per lì non c’ho pensato neanche. Certo che lo rifarei. Con la speranza che il mio gesto possa essere d’esempio, ma anche di incitamento per le ragazze che si trovano nella situazione della mia amica. Perché dopo che ho sporto denuncia, anche lei lo ha fatto, nuovamente, ma questa volta andando fino in fondo".

A luglio, assistito dall’avvocato Michele Gambini, sarà parte offesa nel procedimento per minacce a carico dell’ex violento. Ieri Patrizi è stato ricevuto dalla vicepresidente dell’Assemblea regionale, Paola Fioroni, e dal capogruppo Lega, Stefano Pastorelli, che hanno voluto omaggiare il suo gesto