
Il cavalcavia di Collestrada
Perugia, 29 novembre 2019 - Sono venti i ponti e i viadotti in Umbria per i quali Anas ha stanziato fondi per la predisposizione di sensori sulle strutture. Anas ha infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale quattro bandi di gara da tre milioni di euro ciascuno (uno per il Nord, uno per il Centro, uno per il Sud e uno per le isole) per il monitoraggio strumentale di ponti e viadotti «con l’obiettivo di effettuare, tramite sensori, misurazioni in continuo delle caratteristiche dinamiche delle opere per individuare eventuali variazioni del comportamento strutturale».
A renderlo noto la società del gruppo Fs specificando che «i sensori integreranno le periodiche attività di sorveglianza eseguite dai tecnici Anas.
Delle venti strutture oggetto dell’installazione, cinque si trovano in provincia di Terni e altre nella provincia perugina. Nel ternano l’indicazione riguarda in particolare, il ponte ad arco su fosso del Cerratello, uno sul Tevere, il viadotto di Pian di Porto e il ponte Pizzichina.
Quanto alla provincia di Perugia, quattro sono ponti lungo il Tevere, ai quali si aggiungono il ponte sulla rampa dello svincolo di Selci Lama, il viadotto Migliaiolo, il ponte sul torrente Regnano, un viadotto della vecchia statale 3bis, un ponte sul torrente Selci, il sottovia dello svincolo di San Faustino a Perugia, un ponte sul fosso della Canalecchia, uno sulla provinciale 101 di Piosina e il viadotto Piscille lungo il raccordo autostradale Perugia-Bettolle .
Si tratta di strutture che si trovano nell’elenco indicato da Anas ma saranno proprio gli esperti dell’ente strade a decidere – nel momento in cui partiranno gli interventi – quali saranno le strutture prioritarie da monitorare. L’importo di tre milioni infatti riguarda tutto il Centro Italia (ne saranno scelti una ventincinquina) e non solo il Cuore Verde.
Gli appalti comunque, in accordo quadro, riguardano la fornitura e l’installazione di sensori accelerometrici sulle strutture portanti dei ponti. Saranno circa 100 le opere oggetto di monitoraggio strumentale, selezionate sulla base dell’importanza dell’itinerario, delle caratteristiche geometrico-strutturali e della posizione geografica, in relazione alla pericolosità sismica e idraulica del territorio.
La tecnologia dei sensori, insieme «alla consolidata attività di sorveglianza ispettiva, consentirà di migliorare ulteriormente il monitoraggio continuo dei ponti e dei viadotti, misurando gli standard di sicurezza delle opere e consentendo ad Anas di programmare i necessari interventi di manutenzione».