Venti lavoratori col fiato sospeso. Il nodo dei servizi “esternalizzati“

Timori tra i dipendenti della municipalizzata A.Se, sindacati in pressing sull’amministrazione comunale

Venti lavoratori col fiato sospeso. Il nodo dei servizi “esternalizzati“

Venti lavoratori col fiato sospeso. Il nodo dei servizi “esternalizzati“

Dipendenti della municipalizzata A.Se preoccupati per il futuro, ma l’amministrazione comunale potrebbe fare dietrofront sull’esternalizzazione del servizio di illuminazione pubblica che ha scatenato un acceso dibattito tra le forze politiche. A dare l’allarme di un probabile affidamento per nove anni del servizio garantito da Ase ad un soggetto privato in adesione della Convenzione Consip, erano stati i rappresentati di opposizione, ma la maggioranza ha ritenuto opportuno rivedere la pratica al vaglio del Consiglio comunale.

Una pratica che arriverebbe dalla precedente amministrazione e alla fine anche in virtù del confronto con l’amministratore unico dell’A.Se, Roberto Palucci, l’atto con 16 voti favorevoli della maggioranza (l’opposizione ha abbandonato l’aula) è stato ritirato per approfondimenti tecnici. Questa vicenda ha messo in allarme i circa 20 dipendenti dell’azienda che mercoledì si sono riuniti nell’assemblea sindacale. "Ribadiamo – sostengono Filcams Cgil, Filctem Cgil, Uiltec Uil, Femca Cisl e Fisascat Cisl - l’assoluta contrarietà all’esternalizzazione di attività svolte dai dipendenti A.Se (Azienda servizi Spoleto), che esprimono professionalità maturate in un ventennio di attività e chiediamo di conoscere la data ufficiale di uscita del bando pubblico per le assunzioni necessarie per la totale eliminazione della precarietà ad oggi presente in azienda".

All’ipotesi di esternalizzazione di servizi, quindi, i sindacati rispondono rilanciando perché dopo i pensionamenti alcuni dipendenti attualmente provengono da agenzie interinali. I sindacati si rivolgono al sindaco Sisti che non ha risposto alla richiesta di incontro con i dipendenti e non era presente all’incontro con l’amministratore unico. Sempre secondo i rappresentanti sindacali, l’ipotesi di affidamento ad un privato dell’illuminazione pubblica sarebbe in totale contraddizione con quanto affermato dallo stesso sindaco nell’incontro del 7 settembre 2022. In quella sede Sisti aveva espresso la volontà di procedere ad una selezione pubblica per risolvere il problema della precarietà presente in A.Se entro il 31 dicembre 2022 e comunque non oltre il 30 giugno scorso, potenziando ulteriormente i servizi erogati dall’azienda. "Ed è a questi impegni che l’amministrazione di Spoleto deve ora dare attuazione - concludono i sindacati -, per cui aspettiamo un chiarimento dal sindaco e atti concreti nella direzione dell’eliminazione della precarietà in A.Se".