Vendita di villa Montiolo, operazione conclusa. L’alienazione del grande complesso di Castelgiorgio da parte della fondazione Faina è andata in porto per 830 mila euro. L’aggiudicazione è avvenuta in applicazione del diritto di prelazione riconosciuto dal Comune al privato che, agli inizi dell’anno, aveva presentato la proposta d’acquisto per lo stesso importo. L’immobile di villa Montiolo risalente alla seconda metà del ’500, fu sede della nobile famiglia Faina fino alla metà dell’800, apparteneva al lascito del Conte Faina e fu destinato alla fondazione appositamente costituita nel 1957 con la finalità permanente del potenziamento del museo civico che ancora oggi è tra gli principali beni culturali della città. Il presidente della Fondazione, Daniele di Loreto, ha spiegato in commissione consiliare le procedure di vendita, rispondendo anche a chi l’aveva contestata. Alla riunone della commissione non ha preso parte l’opposizione.
"Nelle scorse settimane alcuni hanno sostenuto che la villa non si può vendere invocando l’articolo 3 dell’atto costitutivo del testamento Faina che non va manipolato ma contestualizzato – ha spiegato Di Loreto – nel testamento il Conte Faina dice che qualora il Comune e la fondazione violassero le disposizioni statutarie i beni passano allo Stato. E’ stata quindi unanime la volontà della commissione amministratrice di porre in equilibrio il patrimonio e lo scopo statutario della fondazione che significa dare continuità e sviluppare l’attività del museo e dell’istituzione culturale salvaguardando l’occupazione".