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Vannini: "Sei stato un amico gentile Quello fu il nostro periodo più bello"

Vannini: "Sei stato un amico gentile Quello fu il nostro periodo più bello"

"È un dolore immenso. Se ne va un amico gentile, e con lui un ricordo di un periodo d’oro che abbiamo vissuto, forse il più bello della nostra vita". Franco Vannini fatica a trattenere le lacrime. Con Ilario Castagner ha scritto la storia del Perugia calcio: una squadra costruita dall’anonimato della serie B alla vetta della classifica della A. Senza mai perdere. Sulla fascia, c’era Franco Vannini: "Devo molto al tecnico. In un momento della mia carriera difficile che non riusciva a decollare, ho trovato una persona che credeva in me e mi ha portato in serie A. Anche se diceva spesso che sono stato importante per lui, è vero il contrario: sono io che devo ringraziarlo". Il mitico Condor, classe 47, riavvolge il nastro dei ricordi e torna indietro nel tempo. "Ricordo Ilario come persona, più che come allenatore. Avrebbe meritato molto di più nella sua carriera. È riuscito a fare grande lo sport a Perugia e la città ricorderà per sempre la sua stella". Correva l’anno 1978. Il Grifo si apprestava a scrivere la storia. "Castaner arrivò in pantofole, trovò una squadra con giocatori che venivano da anni di carriera rispetto a lui - spiega Vannini -. Ricordo la sua grande modestia, lo spirito di collaborazione. Da lì si è creato un rapporto di amicizia, stima e fiducia che ha portato a grandi risultati. Con lui poi c’era un altro grande personaggio, Ramaccioni. Ma la stagione partì con molto scetticismo. Quando arrivammo a Perugia non ci accolsero con entusiasmo: c’era una società nuova, un tecnico che non aveva mai allenato e una squadra rifatta. I dubbi erano tanti. La fortuna è stata che tra tutti si creò una famiglia che poi portò a scrivere record. Castagner si è dimostrato un compagno, più che un comandante. Oggi perdiamo un grande amico".

Daniele Cervino