Uomo di 49 anni rinviato a giudizio

Il 24 ottobre si apre a Perugia il processo per un 49enne accusato di sequestro e violenza su una prostituta, minacciata con un coltello e chiusa in bagno. L'uomo avrebbe tentato di costringerla a procurargli cocaina. La difesa sostiene che la denuncia sia scaturita da un rifiuto di pagamento.

Uomo di 49 anni rinviato a giudizio

Uomo di 49 anni rinviato a giudizio

Si apre il 24 ottobre, davanti al giudice di Perugia, il processo per un 49enne perugino, accusato di aver minacciato con un coltello e aver chiuso in bagno, dopo averla immobilizzata con del nastro adesivo, una prostituta. All’uomo vengono contestati il sequestro di persona e la violenza privata. Secondo l’accusa, l’imputato, dopo aver "consumato un rapporto sessuale a pagamento", "inizialmente l’ha costretta a tollerare la sua permanenza all’interno dell’abitazione rifiutandosi di uscire nonostante l’invito della donna, poi le ha intimato di andare fuori per procurargli cocaina". Una richiesta a cui la donna si sarebbe opposta. A quel punto, sempre secondo l’accusa rappresentata dal pm Mara Pucci, "visibilmente alterato le ha puntato contro un coltello da cucina prelevato da un cassetto e l’ha afferrata per i capelli, intrattenendosi all’interno dell’abitazione fino alle 9 del mattino seguente contro la volontà della persona offesa". Per lungo tempo, la donna sarebbe stata immobilizzata al bagno, con i polsi legati. Il presunto sequestro sarebbe proseguito finché la donna non sarebbe riuscita a guadagnare la libertà fingendo di assecondare le richieste dell’uomo. Secondo la difesa, la denuncia sarebbe scattata dopo il rifiuto del 49enne di pagare i soldi richiesti, come dimostrerebbe la tardiva denuncia, due mesi, ma anche il tenore di diversi messaggi, dopo i fatti. Messaggi, dice la difesa, di tenore decisamente disteso.