Il salvataggio della Trafomec era solo una scusa per trasferire fondi dell’azienda in un’altra società, priva di qualunque struttura organizzativa e finanziaria. In sostanza, una scatola vuota da usare per far "sparire" circa un milione di euro. È questa l’accusa che la Procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone, al temine di un’inchiesta della Guardia di Finanza, ipotizza nei confronti di Giancarlo Elia Valori - manager di lungo corso che è stato, tra l’altro, presidente di Autostrade per l’Italia e del gruppo Sme (Società meridionale finanziaria) - indagato assieme ad un imprenditore cinese. L’indagine del nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle di Perugia appunto la Trafomec, l’azienda metalmeccanica di Tavernelle specializzata nella fabbricazione di generatori e trasformatori elettrici che era finita sotto il controllo della multinazionale cinese Trafomec Shangai. L’azienda, all’epoca dei fatti in liquidazione e in evidente stato di dissesto finanziario, venne inglobata nel 2020 da una nuova società di diritto italiano costituita a Roma, la Trafomec Europe tecnologies Srl, il cui presidente del Cda era, appunto, Giancarlo Elia Valori. In quei giorni, in cui il destino di tanti lavoratori era affidato proprio alla speranza che il manager traghettasse l’azienda in acque sicure, gli operai registrarono l’improvvisa sparizione del nuovo proprietario cinese. Inizialmente si pensò che fosse per via del Covid che lo aveva "confinato" in Cina, ma poi letteralmente di lui non si ebbero più notizie. Secondo gli investigatori e gli inquirenti perugini, che hanno svolto una serie di accertamenti bancari mirati, Valori, in concorso con il presidente della Trafomec Shangai, avrebbe distratto dalle casse dell’impresa un milione di euro, trasferendo i fondi nella società romana. Soldi che poi a loro volta sarebbero finiti in altri conti come corrispettivi per amministratori e altri compensi.
Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno dunque eseguito un provvedimento di sequestro preventivo delle liquidità sui conti correnti delle società ed effettuato una serie di perquisizioni per sequestrare materiale documentale e informativo utile alle indagini. È stata inoltre acquisita una copia forense del telefonino di Elia Valori, che attualmente presiede l’International world group, La centrale international, la Fondazione laboratorio per la Pubblica amministrazione e la delegazione italiana nella Fondazione Aubertis. È inoltre presidente onorario di Huawei Italia e consigliere economico del colosso cinese Hna Group.