
Allarme a Coste di Trevi per la presenza massiccia di lupi. L’ultimo avvistamento ha riguardato un branco di sette...
Allarme a Coste di Trevi per la presenza massiccia di lupi. L’ultimo avvistamento ha riguardato un branco di sette lupi, che ha terrorizzato un cittadino il quale, intorno alla mezzanotte del 13 scorso, stava facedno ritorno nella sua abitazione. A denunciare la presenza di lupi è il presidente della Comunanza agraria di Coste, Marcello Magrini, che attraverso una lettera, ricevuto l’incarico del consiglio di amministrazione dell’Ente, ha provveduto a segnalare i movimenti dei lupi alle Istituzioni (Comuni, Provincia e Regione, al Comando Forestale, al Servizio veterinario dell’Usl2). "Una vicenda che già nel mese di maggio 2023 – spiega Magrini- era stata portata a conoscenza della pubblica amministrazione, una situazione incresciosa che si è venuta a creare a causa di una forte presenza di animali selvatici, in particolare di lupi, nei territori montani dell’Ente generando svariate morie di animali di allevamento allo stato brado di proprietà delle poche aziende sgricole che sono ancora presenti in tali zone. Situazione tornata di attualità in questi ultimi giorni, essendo stato nuovamente allertato da alcuni utenti dell’Ente, per portarmi a conoscenza di avvistamenti ancora più rilevanti di lupi nel territorio della frazione Coste". "Non è la prima volta –aggiunge Magrini – che camminando nei sentieri montani si possono incontrare i resti di animali, puledri e vitelli appena nati e animali da cortile. Un danno rilevante per le aziende agricole, che con molte difficoltà cercano di non abbandonare tali zone e sono oramai terrorizzate da questa situazione. I proprietari di animali che sono al pascolo in detta località, con la loro presenza giornaliera, hanno più volte avvistato lupi adulti e cuccioli. Al fine quindi di tutelare il territorio, le aziende e gli animali presenti chiedo – conclude Magrini - di prendere in considerazione questa situazione per trovare delle soluzioni e attuare delle azioni, anche perché queste zone sono mete di attività varie, agricole, turistiche, sportive e didattiche".