La Regione è orientata a promuovere una trasformazione digitale democratica e inclusiva, che diventi strumento di crescita dell’intera società umbra, capace di alimentare la partecipazione, di superare le disparità di genere e di scongiurare polarizzazioni sociali e territoriali che la tecnologia rischia di amplificare: si può riassumere così il senso dell’intervento con il quale il vicepresidente della Regione Umbria con delega all’innovazione e Agenda digitale, Tommaso Bori, ha avviato la prima riunione del "Tavolo regionale dell’Umbria 2030", fortemente voluto dal vicepresidente "proprio con l’obiettivo di coinvolgere il partenariato istituzionale ed economico/sociale, in un percorso finalizzato a fare del digitale una leva strategica per lo sviluppo dell’Umbria, sia in ambito pubblico, che privato". Bori ha ricordato che "nel programma di governo della Presidente Proietti, è evidenziato il proposito di fare dell’Umbria la Regione più digitale d’Italia e, di conseguenza, la priorità di far tornare l’agenda digitale in una dimensione trasversale della programmazione regionale. I servizi regionali non dovranno essere compartimenti stagni, ma al contrario, strutture leggere e sempre più dialoganti".
Cronaca"Umbria, laboratorio digitale d’Italia"