REDAZIONE UMBRIA

Uccide i figli e si suicida: indagini a tutto campo. Crollo psichico per la madre

Un curatore speciale per aiutare la donna, che è riuscita a salvarsi dal sabato di follia a Vaiano

Da sinistra la madre, che si è salvata, la bambina e il bambino uccisi

Perugia, 2 febbraio 2016 - Katarina è sotto choc nel Reparto di psichiatria del Santa Maria della Misericordia. Ha rifiutato la visita del sindaco di Castiglione del Lago, Sergio Batino. Ha sussurrato di voler incontrare solo la sorella, partita dalla Polonia e non riesce a far fronte, emotivamente, a nulla che riguardi il massacro dei suoi bambini. Così ieri mattina i carabinieri che dovevano notificarle l’avviso ufficiale della procura per far eseguire le autopsie sui corpi di Hubert, 13 anni, Giulia, 8 e sul marito-assassino Maurilio Palmerini 58 anni, sono dovuti tornare indietro con un nulla di fatto.

Sarà quasi certamente un curatore speciale (la nomina spetta al giudice civile) a supplire alla parte burocratico-formale di una tragedia senza confini. Adempimenti. Niente più.

Il medico legale, Massimo Lancia, incaricato dalla procura (il pm è Manuela Comodi) dovrebbe prendere l’incarico oggi e, a seguire, cominciare le autopsie per ricostruire la dinamica della mattanza. Capire anche come è morto Palmerini – l’esame esterno non ha evidenziato la causa del decesso – dopo essersi gettato in un pozzo profondo 36 metri e se avesse assunto dei farmaci prima di uccidere a coltellate i suoi bambini e di cercare di ammazzare la moglie. Scatole di farmaci, probabilmente prescritti dal Csm di Magione dove era in cura, sono state sequestrate all’interno dell’auto. Poco lontano la cartellina di documenti su cui sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri del Reparto operativo di Perugia.

Il fascicolo di indagine è destinato ovviamente all’archiviazione per morte del reo ma gli inquirenti, prima di chiudere il caso, vogliono capire i contorni di una tragedia. Non è escluso che possano sentire anche i responsabili dell’istituto di credito con cui Palmerini aveva un debito di circa 200mila euro per delineare i tempi dell’esecuzione immobiliare sul casolare di Vaiano. L’atto era arrivato a ottobre per posta normale e probabilmente i tempi sarebbero stati lunghi, come in ogni procedura del genere. Ma lo sconforto aveva assalito Palmerini, in cura per la depressione e con una brutta fregatura alle spalle, secondo le poche parole che Katarina è riuscita a dire ai carabinieri prima di sprofondare in uno stato di malessere pesante.

LA DONNA ha parlato del socio in affari del marito che circa due anni fa sarebbe scappato all’estero con il denaro investito nel nuovo progetto ma anche spiegato che Maurilio era chiuso e tentava di risolvere i problemi finanziari da solo.

DOPO un passato da informatore farmaceutico e una mancata laurea in medicina Palmerini aveva tentato la strada dell’agricoltura impegnandosi nella coltivazione di un prodotto tipico, la fagiolina del Trasimeno. Ma anche su quel fronte le cose erano andate male. E ora era disoccupato, come la moglie. Una situazione difficile che sembra – stando alle testimonianze del paese – avesse provocato anche discussioni tra i coniugi.

Eri.P.