Turismo, Orvieto vola. Primo bilancio 2023

I numeri dell'Osservatorio permanente sulla tassa di soggiorno confermano l'importanza del turismo orvietano: +12,4% di arrivi e +8,8% di presenze nel 2023, +7,5% di ingressi al Pozzo di San Patrizio, +22% di ingressi alla Torre del Moro, +20% di vendite di Carta Unica e aumento degli incassi dalla tassa di soggiorno.

ORVIETO Numeri importanti confermano l’importanza del turismo orvietano. Sono emersi dalla riunione dell’Osservatorio permanente sulla tassa di soggiorno. Presenti il sindaco e assessore al turismo, Roberta Tardani, l’assessore al bilancio, Piergiorgio Pizzo, il personale di Ufficio Turismo,Ufficio Tributi e Suape, i rappresentanti di Confcommercio, Federalberghi, Confindustria e Abba. Un punto sulle politiche turistiche comunali, le ultime statistiche diffuse dall’assessorato regionale e sulla partecipazione del Comune, in collaborazione con gli operatori del settore, alla fiera del turismo di Rimini, da mercoledì 11 a venerdì 13 ottobre. Anche nei primi sette mesi del 2023 Orvieto si conferma la terza destinazione dell’Umbria con 81.847 arrivi e 146.828 presenze dietro ad Assisi e Perugia. Nel periodo gennaio-luglio 2023 si registra un +12,4% di arrivi e +8,8% di presenze rispetto allo stesso periodo del 2022, gli ingressi al Pozzo di San Patrizio da gennaio ad agosto 2023 sono stati 187.895 ovvero +7,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, anno del record di visitatori, e +23% rispetto al 2019. Stesso trend anche per la Torre del Moro, che da gennaio a giugno 2023 ha registrato 17.524 ingressi (+22% rispetto al 2022 e +7,5% rispetto al 2019). Aumento di oltre il 20% rispetto al 2022 anche per le vendite di Carta Unica (9.032), crescono gli incassi dalla tassa di soggiorno, che nel 2022 ha fatto registrare numeri superiori al 2019, e dei parcheggi.