MICHELE NUCCI
Cronaca

Turismo, la grande speranza. Quasi 4mila assunti in tre mesi. Ma servono figure qualificate

Già a giugno i lavoratori del settore sono stati il 17% in più rispetto all’anno scorso. Occorrono competenze linguistiche, digitali, gestione delle prenotazioni e utilizzo dei social.

Già a giugno i lavoratori del settore sono stati il 17% in più rispetto all’anno scorso. Occorrono competenze linguistiche, digitali, gestione delle prenotazioni e utilizzo dei social.

Già a giugno i lavoratori del settore sono stati il 17% in più rispetto all’anno scorso. Occorrono competenze linguistiche, digitali, gestione delle prenotazioni e utilizzo dei social.

Quando le imprese assumono di più, vuol dire che si aspettano di lavorare di più. E, in Umbria, questa semplice equazione descrive alla perfezione l’estate 2025. I dati del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, restituiscono un’istantanea nitida: gli imprenditori del settore turistico prevedono 3.640 avviamenti al lavoro nei tre mesi clou della stagione, da giugno ad agosto, con un incremento del +6,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Gli operatori del comparto ’Servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici’ scommettono su un’estate da tutto esaurito. E non a caso: il 2024 ha già sfiorato il massimo storico con oltre 7,3 milioni di presenze (pernottamenti, ndr), "e il 2025 – secondo la Camera di Commercio dell’Umbria – potrebbe essere l’anno del sorpasso, con quota 8 milioni ormai nel mirino". Il segnale più forte arriva subito, già nel mese di giugno. Secondo Excelsior, le assunzioni previste nel settore turistico in Umbria passano da 1.120 a 1.310 in un anno, con un balzo del +17%. È come dire: il buongiorno si vede dal mattino, e qui la giornata si annuncia luminosa. Spicca il dato della provincia di Terni, che sfoggia una crescita del +36,4%, passando da 220 a 300 avviamenti al lavoro previsti nel mese. Ma anche Perugia tiene il passo, con un solido +11% (da 910 a 1.010). Una dinamica simile si ritrova nel trimestre complessivo: a Terni il salto è del +23,8%, mentre a Perugia si registra comunque una crescita, ma molto più contenuta, del +2,5%. A cambiare non sono solo i numeri, ma anche i profili cercati. Gli imprenditori cercano figure sempre più qualificate, capaci non solo di garantire l’accoglienza, ma di rappresentare il valore esperienziale del soggiorno.

Ma non è tutto rose e fiori. La difficoltà di reperimento resta elevata: in Umbria, il 56% delle figure richieste nel turismo è giudicato “difficile da trovare”, una percentuale stabile rispetto al 2024. A Terni, la situazione è addirittura peggiorata, con un balzo dal 50% al 56% di figure difficili da reperire, mentre Perugia segna una lieve riduzione (dal 57% al 56%). A trainare la stagione 2025 c’è una congiuntura eccezionale. Innanzitutto il Giubileo, che porta in Italia milioni di pellegrini e che trova in Umbria una delle sue mete privilegiate, grazie a luoghi iconici come Assisi, Norcia, Cascia e Terni, ma anche tanti borghi spirituali meno noti ma altrettanto carichi di fascino. A questo si aggiunge un evento storico: l’ottavo centenario della morte di San Francesco, cuore del Giubileo francescano 2023–2026.