
Nonostante un clima non proprio primaverile l’Umbria turistica si conferma meta privilegiata per le vacanze di Pasqua e dalle previsioni anche per i prossimi ponti del 25 Aprile e del primo Maggio. "Tra i tanti segnali positivi ce n’è uno particolarmente incoraggiante per gli albergatori: il turismo si fa meno mordi e fuggi rispetto al passato e le prospettive sono rosee. Dall’arte, con le grandi mostre, alla natura con la sola cascata delle Marmore che domenica ha sfiorato i cinquemila ingressi, dalla devozione religiosa alle rievocazioni storiche". A tracciare il quadro, il numero uno di Federalberghi Umbria Simone Fittuccia, che aggiunge: "Riconquistati gli italiani, ora si punta ad attrarre un maggior numero di stranieri. Devo dire che rispetto a Pasqua, dove la componente straniera non era altissima, per i prossimi ponti, la quota si annuncia piuttosto consistente. Questo anche grazie ai voli inseriti nel notro aeroporto, che stanno comprendo sempre più mete, comprese quelle estere".
Molto soddisfatti anche dal Municipio del capoluogo per le alte affluenze registrate in città. Unico neo, segnalato anche dal presidente di Federalberghi a nome della categoria, è il tema dell’accoglienza che va "incentivata, sia da un punto di vista qualitativo ma anche quantitativo. Ci accorgiamo infatti che c’è necessità di accrescere anche il numero delle strutture ricettive".
Altro tema caldo dibattuto in questi giorni e portato alla ribalta dal presidente della Fipe Confcommercio, Romano Cardinali, è quello del capitale umano che scarseggia. "È la problematica più forte in questo momento. Urge manodopera turistica di qualità a tutti i livelli, dai camerieri ai grandi cuochi fino a tutte le figure che operano all’interno degli alberghi, ma anche nel campo della ristorazione. È una richiesta che arriva da tutte le categorie di settore ed è necessario che questa problematica venga gestita" magari, precisa Giottoli, mirando a progetti di formazione per aumentare il numero di personale specifico qualificato".
Ora non resta che aspettare le nuove ondate di arrivi sulla scia ancora del Perugino, del Festival del Giornalismo e di Umbria Jazz.
Silvia Angelici