Turismo, calano i pernottamenti A luglio 10mila presenze in meno

I dati ufficiali della Regione: permanenza media del mese tre giorni, ma gli stranieri si fermano poco

Turismo, calano i pernottamenti  A luglio 10mila presenze in meno
Turismo, calano i pernottamenti A luglio 10mila presenze in meno

Il calo c’è stato, leggero, già a luglio. E bisognerà alla fine di questo mese capire come sarà andato agosto, mese le cui previsioni apparivano ottimistiche ma che son o state via via ridimensionate. Il turismo frena leggermente in Umbria e lo fa rispetto al numero dei pernottamenti: 10mila in meno rispetto al luglio dell’anno scorso, anche se i numeri sono di tutto rispetto. Le sensazioni insomma, che iniziavano ad arrivare dopo la conclusione di Umbria Jazz sono state in parte confermate dai numeri.

I dati ufficiali sono stati forniti dalla Regione e raccontano che c’è stato un incremento percentuale rispetto al luglio del 2022 pari al 2.6% negli arrivi e un calo del 1.1% nelle presenze. Come preventivato, insomma, la gente ha meno soldi da spendere e si ferma meno tempo di quanto non facesse un anno fa: la permanenza media – sempre a luglio – è stata pari a 3.07 giorni (2.29 nell’alberghiero e 3.89 nell’extralberghiero). Viene comunque definito “buono” dalla Regione l’aumento dei flussi dei turisti italiani (+2.1% arrivi e +1.4% presenze), mentre i turisti stranieri aumentano negli arrivi (+3.6%) e diminuiscono nei pernottamenti (-3.9%): un segno negativo da non sottovalutare e sul quale si dovrà riflettere.

Se il confronto viene allargato al 2019 (anno prima della pandemia) si registrano nel complesso variazioni positive, pari al +13.2% negli arrivi e +8.2% nelle presenze, con l’aumento dei turisti italiani del 20,1% e 16.1% mentre meno importante è quello dei turisti stranieri con un +2.6% e+0.1% nelle presenze.

Va detto a onor del vero che questo è il terzo miglior luglio degli ultimi 23 anni: le cose, quanto a presenze, andarono meglio nel 2012 e nel 2022 con 913mila e 919mila pernottamenti. Negli alberghi rispetto al 2019 sono aumentati gli italiani (+14.3% arrivi e +18.3% presenze) e calano molto gli stranieri (-6.7% e -1.7%). Stessa dinamica negli esercizi extralberghieri, rispetto al 2022, con un calo di stranieri del 2.0% sugli arrivi e -5.5% dei pernottamenti

Michele Nucci