
20-02-2018 COMO GUARDIA DI FINANZA INDAGINI CONTROLLI IN UFFICIO GENERICA FASCICOLO PROCEDIMENTO ISPEZIONE ACCERTAMENTO FOTO CUSA 335 6855682 [email protected]
Perugia, 31 maggio 2025 – Accoglienza turistica sì, ma troppo spesso senza regole. Così arriva la stretta della Guardia di Finanza sul turismo irregolare in Umbria. Nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio, il Comando Provinciale di Perugia ha intensificato le verifiche su strutture ricettive e locazioni turistiche, con l’obiettivo di contrastare fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale in un settore chiave per l’economia regionale.
L’intervento si inserisce in un piano di controlli mirati, messo in atto anche a seguito delle numerose segnalazioni provenienti dalle principali associazioni di categoria, tra cui Federalberghi e AssoTurismo.
Sotto la lente stavolta sono finite 18 strutture: metà sono risultate essere irregolari. Le fiamme gialle hanno, infatti, effettuato verifiche in strutture di Assisi, Foligno, Spoleto, Todi, Gubbio e Umbertide.
I controlli sono stati preceduti da una fase di analisi e mappatura del rischio, realizzata anche sulla base delle risultanze delle banche dati e delle piattaforme online. L’attenzione si è concentrata soprattutto sul rispetto delle normative in materia di pubblica sicurezza e regolamentazione del settore turistico. In particolare, è stato verificato l’adempimento dell’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che impone agli operatori l’obbligo di comunicare giornalmente le generalità degli ospiti alle autorità competenti. I controlli hanno avuto come oggetto anche gli adempimenti recentemente introdotti dalla Legge regionale 23 del 2024, che disciplina l’offerta turistica in Umbria.
Dei 18 esercizi ispezionati, 9 sono risultati non in regola: in diversi casi, è emersa la mancata comunicazione dell’avvio dell’attività ricettiva agli uffici comunali, l’assenza della dichiarazione di locazione degli alloggi e l’omessa esposizione del Codice identificativo nazionale. Tra le situazioni più gravi emerse, figurano quelle di due strutture, una ad Assisi, l’altra a Todi, i cui titolari sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per non aver adempiuto all’obbligo di comunicare le generalità degli ospiti, in violazione delle norme sulla sicurezza pubblica.
Durante l’attività ispettiva, sono stati inoltre individuati tre soggetti che avevano concesso in locazione i propri immobili a fini turistici senza alcun tipo di contratto regolare e, soprattutto, senza adempiere agli obblighi fiscali, nei Comuni di Gubbio, in due casi, e di Umbertide, in un caso. Secondo quanto ricostruito dai finanzieri, i proprietari avrebbero omesso di dichiarare ricavi per un totale di oltre 90mila euro. Nel corso delle attività di controllo, sono stati inoltre individuati 2 datori di lavoro che impiegavano rispettivamente 3 e 1 lavoratori in nero. Le sanzioni previste per ogni lavoratore irregolare vanno da un minimo di 1.950 a un massimo di 11.700 euro, per un importo complessivo massimo pari ad oltre 44 mila euro.