
Treni dirottati sulla linea “lenta“. Il viaggio per Roma durerà di più
Alta velocità ’scaccia’ trasporto ferroviario locale. Tempi cupi per i pendolari orvietani che, negli ultimi dieci giorni, hanno vissuto giornate di passione per ritardi e guasti sulla linea. Le due compagnie ferroviarie che gestiscono i treni dell’Alta velocità hanno reso noto che aumenteranno mediamente del 15% i collegamenti veloci tra la Capitale e le principali città del nord. Variazioni che produrranno una maggiore necessità di occupare slot orari in arrivo e partenza da Roma. In pratica se attualmente, in media, dalle due principali stazioni romane, Termini e Tiburtina, ogni cinque minuti entra ed esce un treno veloce, con questa modifica e maggiorazione di treni, si accorcerà tale intervallo temporale. Con l’ovvia conseguenza che ci sarà un aumento esponenziale dei treni regionali e intercity che saranno dirottati sulla linea convenzionale ’lenta’. "Con un ritorno alla tempistica degli anni cinquanta per percorrere il tratto Orvieto-Roma e viceversa, quando occorrevano due ore piene -spiega un viaggiatore che ogni giorno prende il treno da Orvieto per andare a lavorare a Roma-. Purtroppo per i tanti pendolari del territorio una politica miope e poco al dentro delle problematiche dei treni, non ha saputo valutare l’impatto drammatico del rimanere tagliati fuori dall’Alta velocità, non valutando o non sapendo capire che la conseguenza diretta sarebbe stata la graduale esclusione dalla linea veloce a scapito di quella convenzionale, giustamente definita lenta". Intanto pochi giorni fa sulla linea Alta velocità Roma - Firenze la circolazione è stata fortemente rallentata in prossimità di Orte per un inconveniente tecnico. Gli effetti sulla mobilità ferroviaria si sono avuti immediatamente, con i treni da e per la Capitale instradati sulla linea convenzionale da Settebagni fino a Orte, con un’ora in più di percorrenza.
C.L.