Morto a Perugia, "Mi ha detto ’Aiutami, non mi lasciare’. Non l’ho ucciso io"

Parla ’Patrizia’, la transessuale brasiliana indagata per la fine di Samuele De Paoli

I rilievi sul luogo della tragedia. A destra il giovane

I rilievi sul luogo della tragedia. A destra il giovane

Perugia, 30 aprile 2021 - «Era a terra, nudo, senza forze ma era vivo. Mi ha detto ’Aiutami ad alzarmi, non mi lasciare qui’ ma io non l’ho fatto. Secondo me stava morendo, per overdose".

Chi parla è Pineiro Reis Duarte Hudson, ovvero ’Patrizia’, la transessuale brasiliana di 43 anni accusata di omicidio per la morte di Samuele De Paoli, 22 anni appena trovato cadavere mercoledì mattina in un fosso in mezzo alla campagna di Sant’Andrea delle Fratte.

Accetta di raccontare a ’La Nazione’ la drammatica notte di sesso e violenza. Lo fa seduta nel piccolo appartamento nel palazzone-alveare più contestato di Perugia – in piazza del Bacio – che divide con un’amica. Si alza dal letto con indosso una vestaglia rosa, sul viso i segni di un pestaggio.

Sei accusata di omicidio. L’hai ucciso tu? "No, io sono tranquilla, stavo solo facendo il mio lavoro. Lui è venuto a cercarmi con la mentalità di fare la cattiveria. Non io".

Pineiro Reis Duarte Hudson, ovvero ’Patrizia’, nel suo appartamento in piazza del Bacio
Pineiro Reis Duarte Hudson, ovvero ’Patrizia’, nel suo appartamento in piazza del Bacio