Giovane morto nel fango, trans sotto indagine per omicidio

Nell'interrogatorio ha raccontato di una lite dopo una prestazione sessuale

Il trasferimento del corpo e, nel riquadro, la vittima

Il trasferimento del corpo e, nel riquadro, la vittima

Perugia, 29 aprile 2021 - Una trans brasiliana di 43 anni, detta Patrizia, è indagata a piede libero per omicidio volontario dalla Procura di Perugia nell’ambito delle indagini sull’omicidio di Samuele De Paoli, il 22enne di Bastia Umbria trovato cadavere in un fosso nella zona di Sant’Andrea delle Fratte a Perugia. La svolta è arrivata intorno all'una di notte all’esito dell’interrogatorio in questura a Perugia, condotto dal procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini.

La transessuale - difesa dall’avvocato Francesco Gatti - ha dichiarato che c’è stata una colluttazione a causa della prestazione sessuale, pagata trenta euro e avvenuta dentro la vettura. Poi la lite violenta tra i due si è spostata all’esterno dell’auto, sul campo dove mercoledì mattina è stato trovato il corpo senza vita del ventiduenne di Bastia Umbra. Patrizia ha sostenuto di essere stata aggredita da Samuele: ha 4 costole fratturate e il volto tumefatto secondo i primi accertamenti sanitari disposti dagli investigatori e di aver poi preso per il collo il giovane nel tentativo di difendersi. Il sangue trovato all’interno della Panda rossa sarebbe proprio di Patrizia.

L’episodio sarebbe avvenuto intorno alle 20.30. La transessuale si sarebbe poi allontanata a piede per fare rientro nella sua abitazione dove mercoledì sera è stata prelevata dagli agenti della squadra mobile di Perugia. 

Stando alle prime informazioni i due non avrebbero consumato stupefacenti insieme ma "Patrizia" ha dichiarato di aver notato che il 22enne era un po' agitato. La Procura non ha ritenuto, almeno al momento, di disporre il fermo dell’indagato. L’autopsia sul corpo del ragazzo sarà svolta tra domani e sabato da Mauro Bacci e Sergio Scalise.