Tragedie sul lavoro: "Occorre investire di più sulla prevenzione"

Sonia Fagotti interviene sui recenti incidenti: "Più sanzioni non portano automaticamente a maggiore sicurezza. Serve personale qualificato".

Tragedie sul lavoro: "Occorre investire di più sulla prevenzione"

Tragedie sul lavoro: "Occorre investire di più sulla prevenzione"

"L’infortunio di mercoledì scorso a Cesi, che ha coinvolto un operaio caduto da un’impalcatura, si aggiunge alle cifre già preoccupanti". È quanto dichiara Sonia Fagotti, presidente dell’Albo dei Tpall (Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro) dell’Ordine Tsrm-Pstrp (Tecnici sanitari radiologia medica e professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione) di Perugia e Terni, intervenendo su quanto accaduto in questi ultimi giorni. "Questo fatto e l’incidente di Firenze – prosegue –, ci hanno ricordato aspramente quanto sia urgente riesaminare il tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e non possiamo permetterci, di considerare l’evento isolato e tornare alla normalità senza riflettere sulle cause dei troppi incidenti e infortuni che si verificano, soprattutto nei cantieri edili". "La legislazione italiana sul tema della salute e sicurezza degli ambienti di lavoro – sottolinea Fagotti – è una delle più sviluppate in Europa". "Ma la sicurezza sul lavoro non è solo una questione di leggi e normative, di obblighi e di documentazione da produrre anzi, è un impegno che si rinnova ogni giorno e deve coinvolgere tutti coloro che hanno ruoli decisionali e organizzativi, ma soprattutto gli stessi lavoratori – precisa Fagotti –. Si può lavorare bene in un solo modo: in sicurezza. La Costituzione riconosce il diritto alla salute come un fondamentale diritto dell’individuo, inteso anche come diritto alla sanità, ovvero certamente all’assistenza e alla cura e, in primis secondo logica, alla prevenzione. È, infatti, nell’alveo delle professioni sanitarie che si colloca il Tpall, una figura specializzata nella prevenzione primaria, qualificato con percorso di studio universitario. Una figura che, per sua stessa definizione, si occupa degli ambienti di vita e di lavoro, della sicurezza alimentare e veterinaria, dell’ambiente e della sanità pubblica, seguendo il mandato professionale sia attraverso l’attività ispettiva all’interno delle Asl o delle Arpa, sia in qualità di consulente d’impresa. È nell’ambito delle competenze degli operatori Tpall, in servizio nelle Asl, l’attività di indagine infortuni d’iniziativa o su delega delle Procure, rappresentando per questo un osservatorio importante sulle dinamiche infortunistiche".

"Dobbiamo superare la falsa credenza – conclude Fagotti – che l’aumento delle sanzioni porti automaticamente a una maggiore sicurezza e che l’aumento del personale in termini numerici in seno agli organi ispettivi sia necessariamente garanzia di controlli efficaci. La sicurezza sul lavoro richiede investimenti e piani mirati nell’ottica di una strategia nazionale che veda anche la centralità dei professionisti specializzati in prevenzione".