Tra cultura e creatività Comparto che dà lavoro

Mencaroni: "Serbatoio occupazionale. Ma difficili da reperire 4 profili su 10"

Tra cultura e creatività  Comparto che dà lavoro

Tra cultura e creatività Comparto che dà lavoro

PERUGIA

Le assunzioni da parte delle cosiddette “imprese culturali e creative“ e quelle del turismo a

vocazione culturale rappresentano in Umbria nel 2022 il 15,8% delle assunzioni complessive dei settori industria e servizi, contro il 12,4% della media nazionale, ma c’è un forte sbilanciamento a livello provinciale: 19,6% in provincia di Perugia e solo 2,7% in quella di Terni. Il quadro emerge dal volume “Imprese e professioni culturali e creative, 2022” del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Tagliacarne.

"Dati molto interessanti quelli del Sistema Informativo Excelsior sul 2022, che fanno emergere con chiarezza - dice il presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni - il discreto posizionamento dell’Umbria nelle assunzioni da parte delle imprese culturali e creative ‘core’ e l’eccellente posizionamento negli avviamenti da parte delle imprese legate al turismo a vocazione culturale. Eppure, nonostante la nostra regione sia, nel complesso, ben sopra la media nazionale, ci sono spazi per migliorare ancora, rafforzando l’integrazione dell’offerta dell’Umbria, quindi la narrazione dell’Umbria che esce dalla sinergia del linguaggio creativo ‘core’, di quello turistico culturale, di quello ambientale, di quello enogastronomico, di quello spirituale e così via".

A livello nazionale, tra le professioni maggiormente ricercate dalle imprese culturali e creative spiccano gli analisti e progettisti di software nel settore-grafico pubblicitario con 20mila 920 assunzioni, seguiti dai tecnici esperti in applicazioni audio, video, gaming sempre nel settore grafico-pubblicitario (19mila 040 assunzioni). Elevata anche la domanda di registi, direttori artistici, attori, sceneggiatori e scenografi (12mila 020 richieste), di operatori di apparecchi per la ripresa e la produzione audio-video (9mila 850) e di tecnici della produzione radiotelevisiva, cinematografica e teatrale (6mila 290). Le imprese culturali e creative hanno assunto anche ingegneri industriali e gestionali per il settore creativo e audiovisivo (4mila 590 assunzioni), addetti all’accoglienza e all’informazione nell’ambito storico-museale (4mila 550), così come stampatori (4mila 050), ingegneri civili e professioni assimilate (3mila 780) e tecnici web per i settori audiovisivo e grafico-pubblicitario (3mila 580).