REDAZIONE UMBRIA

Topino, rinnovo delle concessioni: "Progressiva riduzione dei prelievi"

La Regione detta la linea: "Accesso responsabile alla risorsa idrica con interventi per l’autosufficienza"

A breve la scadenza delle concessioni per i prelievi alle sorgenti del Topino

A breve la scadenza delle concessioni per i prelievi alle sorgenti del Topino

Tra qualche settimana scadranno le concessioni dei prelievi dell’acqua dalle sorgenti del Topino, a Bagnara, e la Regione lavora al rinnovo, andando verso una sensibile riduzione dei prelievi. Lo dice l’assessore all’ambiente Thomas De Luca. Si lavora all’aggiornamento dell’iter di rinnovo delle concessioni relative al prelievo idrico dalle sorgenti del Topino nel comune di Nocera Umbra, in scadenza entro igiugno. "Fermo restando la necessità incomprimibile di garantire i fabbisogni idropotabili di centinaia di migliaia di cittadini umbri, il nuovo quadro concessorio sarà caratterizzato da una progressiva riduzione dei prelievi, coerente con i principi di tutela ambientale, uso sostenibile della risorsa e riequilibrio idrico territoriale. L’intento è quello di garantire un uso equilibrato a favore dei territori interessati, un accesso equo e responsabile alla risorsa idrica e promuovere interventi strutturali per una maggiore efficienza e autosufficienza delle aree interessate", si legge nella nota della Regione. "La strada che intendiamo percorrere è quella di un confronto pubblico con i cittadini delle comunità interessate che coinvolga le istituzioni, i gestori, l’Auri , le associazioni all’insegna della trasparenza e della partecipazione" dichiara De Luca. La Regione precisa che "la tutela dell’ambiente e la salvaguardia dei beni pubblici sono al centro delle priorità della Regione Umbria. Da qui, la scelta di seguire con attenzione la questione del rinnovo della concessione dei prelievi idrici da dove partono acquedotti che alimentano i consumi di una parte rilevante dei territori e della popolazione della provincia di Perugia. Una delle concessioni attive, in vigore dalla metà degli anni ‘50, scadrà entro la fine del mese". "Nella piena consapevolezza della delicatezza del tema e della necessità di dare risposte concrete, equilibrate e lungimiranti, l’intenzione è quella di rinnovare le concessioni, diminuendo progressivamente la quantità di acqua da prelevare da sorgenti e pozzi fino all’entrata in funzione delle nuove adduzioni dalla diga di Casanuova. Andremo a sopperire, quindi, a questa minore quantità utilizzando in particolare risorse idriche accumulate in bacini artificiali come, nel caso specifico, quello di Valfabbrica, dove sono in corso attualmente invasi sperimentali previsti dalle procedure di collaudo. L’acqua che si renderà così disponibile andrà potabilizzata con un impianto che è già in avanzato stato di realizzazione (risorse Pnrr)". Riduzione dei prelievi e miglioramento delle infrastrutture, dunque, passando per una partecipazione dei territori.