SILVIA ANGELICI
Cronaca

Il nuovo rettore Marianelli: "Riqualificazione degli spazi. Meno tasse e progetti condivisi"

Il professore di Storia della filosofia illustra le priorità: "Attenzione alle politiche abitative e ai trasporti. L’Ateneo deve essere il luogo in cui si crea il pensiero critico".

Il professore di Storia della filosofia illustra le priorità: "Attenzione alle politiche abitative e ai trasporti. L’Ateneo deve essere il luogo in cui si crea il pensiero critico".

Il professore di Storia della filosofia illustra le priorità: "Attenzione alle politiche abitative e ai trasporti. L’Ateneo deve essere il luogo in cui si crea il pensiero critico".

Dopo "vent’anni e più di servizio in ateneo", dal 3 novembre, come da Statuto, vestirà ufficialmente l’ermellino e prenderà il posto di Maurizio Oliviero. Il neo rettore dell’Università di Perugia Massimiliano Marianelli con 727 voti ha conquistato Palazzo Murena. L’agenda è già fitta d’impegni. Intanto l’altra sera al Dipartimento di Filosofia i “suoi“ gli hanno imbandito una festa a sorpresa con brindisi e palloncini d’oro a formare la scritta “Siamo orgogliosi di te prof“. Ieri mattina invece il professor Marianelli ha incontrato i giornalisti per fare il punto sul suo programma e chiarire quali saranno gli architravi della governance per i sei anni alla guida dell’Università.

Rettore, ci ricorda il piano che ha in mente per il futuro di Palazzo Murena?

"Il piano è quello portato avanti durante la campagna elettorale: ascolto autentico, partecipazione diffusa e programmazione condivisa. L’obiettivo è costruire un ateneo che si prenda cura delle persone e del loro tempo, con uno sguardo responsabile e lungimirante rivolto al futuro".

Chi farà parte del suo staff: a parte il professor Gammaitoni, che avrà la delega alla sanità, c’è qualche altro nome che circola?

"E’ prematuro fare i nomi adesso. Sicuramente la nuova governance si articolerà attorno a priorità trasversali: transizione ecologica, benessere psicologico e innovazione digitale. È prevista, tra le deleghe, una figura specificamente dedicata all’intelligenza artificiale, con il compito di orientare i futuri sviluppi della didattica, della ricerca e dei servizi in questa direzione. Servirà una squadra moderna, inclusiva e realmente condivisa. E quindi delegati e referenti per progetti specifici e Stati Generali dei Dipartimenti".

“Prendersi cura“ significa anche riqualificare gli spazi: come intende muoversi in questo ambito?

"Si lavorerà a una riqualificazione degli spazi universitari secondo criteri di risparmio energetico, qualità architettonica e impatto ambientale. Tra i punti del programma, la progettazione condivisa del nuovo polo medico-sanitario e veterinario a Terni, nodo strategico per il riequilibrio territoriale e l’ampliamento dell’offerta formativa in Umbria. Per l’area economico-giuridico-sociale è in cantiere la realizzazione di un nuovo campus interdipartimentale in via del Giochetto. Al contempo sarà predisposto un piano straordinario di manutenzione per intervenire su bagni, infissi, facciate, tetti e aule con una riorganizzazione delle dirigenze tecniche per migliorare operatività e progettualità".

Capitolo Medicina...

"C’è la volontà di collaborare per una gestione condivisa delle politiche sanitarie, in sinergia con la Regione, il Comune e le strutture ospedaliere del territorio. Tema dei temi la convenzione con Medicina, le aziende ospedaliere integrate".

Servizi agli studenti?

"Attenzione alle politiche abitative, potenziamento del Pass Tpl, sul quale è già attiva un’interlocuzione con le autorità competenti, con l’auspicio di dare risultati già entro il primo anno. Novità in arrivo anche per quanto riguarda la tassazione: confermata la no tax area fino a 21 mila euro di Isee, e l’intenzione di istituire una ‘low tax area’ per la fascia fino ai 30 mila euro".

Professor Marianelli, come rendere più attrattiva l’Università di Perugia e soprattutto come connetterla con il mondo?

"Vanno capite le esigenze del territorio e anche quelle fuori del territorio per proiettarci oltre i confini nazionali. Per questo è necessario qualificare i percorsi universitari affinché vengano intercettate le domande che arrivano dai cambiamenti. Nell’era dell’intelligenza artificiale l’Università deve essere il luogo in cui si crea il pensiero critico, il luogo in cui si formeranno le persone capaci di dirigere i processi e il cambiamento".

Silvia Angelici