Todi, il ritorno del ’Piccolo Brooklyn’. Riaperto il ponte Bailey sul Tevere

Di nuovo percorribile il viadotto in ferro realizzato dagli Alleati. Collega Ponte Rio a Pian di San Martino

Todi, il ritorno del ’Piccolo Brooklyn’. Riaperto il ponte Bailey sul Tevere

Todi, il ritorno del ’Piccolo Brooklyn’. Riaperto il ponte Bailey sul Tevere

TODI – Come settanta anni fa, è tornato a collegare le due sponde di Ponterio e Pian di San Martino, due paesi, due comunità che si affacciano sul Parco Fluviale del Tevere. Lo storico ponte di ferro (Bailey, dal nome dell’ingegnere delle Forze Alleate che lo creò) è tornato a vivere, più bello che mai. E così tanti sono i ricordi di chi, non più giovanissimo, su quel ponte ha fatto le prime passeggiate, le prime scorrazzate o rubato i primi baci: nessuno è voluto mancare all’atteso taglio del nastro. Una grande festa della comunità, che si è riversata sulla sponda di Ponterio per partecipare alla riapertura, insieme alle istituzioni rappresentate dalla presidente della Regione Donatella Tesei, dall’assessore regionale Roberto Morroni, dal vescovo Gualtiero Sigismondi e dalla Giunta comunale, alla banda di Pantalla e alle Poste Italiane che, per l’occasione, hanno concesso un annullo filatelico. Il ponte, consolidato con l’inserimento di nuovi funi e riqualificato con un investimento di oltre 1,2 milioni di euro, ribattezzato "piccolo Brooklyn", ha un valore storico- culturale enorme: a partire dal 1953, anno in cui fu smontato nella zona del Valdarno e rimontato nel luogo in cui si trova adesso, era l’unico collegamento stabile tra i due paesi, fino ad allora uniti da una barca. Tutta la popolazione nella sua parziale totalità, che era di circa 700 persone, e poi tutta la parte verso nord e est, come Cecanibbi, oltrepassava quel ponte.

Poi la sua dismissione nei primi anni Ottanta, dopo l’avvento del cemento e la costruzione della strada Todi-Orvieto. Ma l’affezione a quel ponte militare, che durante la Guerra permise il transito di mezzi pesanti, anche carri armati, è rimasta immutata. Ed è per questo che la sua restituzione al traffico ciclo- pedonale, sia pure non veicolare, assume oggi un grande valore, e non solo simbolico: "il ponte è fondamentale per connettere la città con il territorio a nord – afferma Walter Ciucci, che si occupa di sentieristica e promozione del territorio – Ci si apre un nuovo mondo, un mondo fatto di percorsi in cui le persone possono muoversi in modo sostenibile, incrementando anche il mantenimento di un paesaggio pulito che ha grandi potenzialità dal punto di vista storico, culturale e velleità dal punto di vista turistico". "Ce l’abbiamo fatta - commenta il sindaco Antonino Ruggiano - grazie ai fondi messi a disposizione della Regione e allo straordinario lavoro di tecnici e maestranze. Il ponte non è un intervento a se stante bensì è inserito in un grande piano di riqualificazione periurbana di Ponterio, che ha visto oggi anche l’inaugurazione del parco pubblico".

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