SOFIA COLETTI
Cronaca

Todi Festival si apre tra dramma e attualità

Domani al Comunale debutta “Il corpo della donna come campo di battaglia“. I protagonisti raccontano

di Sofia Coletti

"Un festival ha il dovere di raccontare e denunciare un dramma che anche di recente si è verificato in Ucraina. La cultura non può rimanere distratta dalla triste realtà della storia e della cronaca". Così il direttore artistico Eugenio Guarducci accende i riflettori sull’inaugurazione "coraggiosa, audace, inaspettata" del suo Todi Festival.

Domani alle 21 al Teatro Comunale l’edizione 2022 si apre infatti con la prima nazionale de “Il corpo della donna come campo di battaglia“ di Matëi Vişniec, diretto e adattato da Alessio Pizzech con appassionate protagoniste Marianella Bargilli e Annalisa Canfora. E proprio il regista e una delle interpreti, Annalisa Canfora, hanno svelato ieri P Perugia, insieme a Guarducci, il valore e il significato del testo di uno dei maggiori drammaturghi europe che con intelligenza, poesia e acume racconta l’incontro tra due donne - una psicologa americana e una donna bosniaca vittima di uno stupro di guerra - sullo sfondo della guerra in Bosnia.

"Ho aderito con tutto me stesso al progetto – dice Pizzech - ho adattato e ridotto un testo: è forte, crudo, anche ironico e analizza il rapporto tra “maschile” e “femminile”, forse unica salvezza per futuro. Mi sento investito come uomo e artista di una responsabilità profonda". Da tempo Annalisa Canfora inseguiva il sogno di portare in scena questo lavoro. "Sono felice che veda finalmente la luce – sottolinea – e per di più in un luogo amato e di grande dinamismo culturale come Todi Festival. E’ un testo poetico, visionario, storico e immaginifico, Pizzech ha creato un terreno fertile che ci ha permesso di indagare a fondo il legame tra le due donne".

Tutto è pronto per il Festival guidato da Guarducci. "Noi ci siamo – dice il direttore artistico –, soddisfatti delle prevendite ma senza l’ansia da botteghino". Al momento, spiega, gli spettacoli più attesi sono il finale con Patty Pravo, il concerto di Frida Bollani, il circo contemporaneo. Ma in realtà l’interesse è alto per tutte le variegate proposte del cartellone. "Abbiamo un pubblico attento e preparato, compreso quello locale. Questo è un festival dalle tante sfaccettature che vuole coinvolgere pubblici diversi. Senza un filo conduttore né omaggi per gli anniversari".