SUSI FELCETI
Cronaca

Todi cambia volto, ecco gli ascensori. Folla all’inaugurazione degli impianti. Il ministro Salvini: “Opera ambiziosa”

Giornata storica per la città: taglio del nastro in prossimità del rudere di Porta Orvietana. Il sindaco Antonino Ruggiano: “Oggi coroniamo un sogno che è frutto di un lavoro di squadra”

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini a Todi per l'inaugurazione del nuovo ascensore di Porta Orvietana (Ansa/Gianluigi Basilietti)

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini a Todi per l'inaugurazione del nuovo ascensore di Porta Orvietana (Ansa/Gianluigi Basilietti)

Todi (Perugia), 2 settembre 2025 – Può essere particolarmente apprezzata, sintesi coerente di architettura e ingegneria integrate nella storia antica della città, oppure no, per l’impatto in uno dei Rioni più caratteristici della città, il Rione Valle, ma senza dubbio quella che è stata inaugurata ieri pomeriggio è un’opera importante, ambiziosa, destinata a cambiare il volto della città e a costituire un nuovo sistema integrato di accessibilità al centro storico. Il taglio del nastro della torre degli ascensori verticali, in prossimità del rudere di Porta Orvietana scivolato nei secoli a valle e dell’ascensore tuttora esistente, noto come “inclinato”, ha visto la partecipazione di tanti cittadini, Istituzioni ma, in particolare, del ministro Matteo Salvini che ha voluto esserci e non ha mancato di fare riferimento ad un’altra infrastruttura, che vedrà la luce tra settembre ed ottobre e unirà Messina e Reggio Calabria.

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La torre

“Guardo questa torre – ha affermato – sono 27 metri fuori terra un’opera ambiziosa, e penso che i due pilastri fuori terra su cui si reggerà il ponte di 3 km e 300 metri saranno di 399 metri. Lodo la bravura di ingegneri e architetti, perché ponti, strade, torri non li fanno i ministri; i ministri approvano le norme e cercano i soldi ma poi sono geologi, strutturisti, progettisti che realizzano tutto ciò”. Salvini, accompagnato dal sindaco Antonino Ruggiano – tra le presenze anche l’assessore regionale Francesco De Rebotti, il presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti, la consigliera regionale Donatella Tesei e Domenico Benedetti Valentini – ha fatto tutto il percorso che da valle porta a monte, in via Termoli, ha ammirato il panorama e chiesto al primo cittadino di conoscere tutti i dettagli di un progetto che deve ancora essere ultimato.

“Vengo dalle Marche dove stiamo progettando opere importanti, l’alta velocità per unire nord e sud – afferma Matteo Salvini – e quindi le Olimpiadi, la TAV, il ponte sullo stretto ma per la comunità, nel cuore dell’Umbria, questa è un’opera importante, e io ci tenevo a esserci e ad inaugurare un percorso che avrà poi altri sviluppi. Fa parte dei due miliardi e mezzo di investimenti che da Ministro stiamo portando avanti su case, fognature, strade, ferrovie in tutta l’Umbria”.

“È chiaro che ne ho approfittato, poi, per rassicurare i sindaci – ha aggiunto - la prossima settimana incontrerò l’Autorità che regola i trasporti per evitare che ci siano interruzioni dei servizi, in attesa della consegna d ei treni che viaggeranno a 200 all’ora e che arriveranno fra il 2026 e 2027”. Ad attenderlo, ai Giardini Oberdan, tante altre persone, turisti e giovani che gli hanno chiesto di fare una foto insieme, prima di una riunione programmata con alcuni iscritti alla Lega.

L’opera

Le due cabine hanno una superficie vetrata che permette di osservare il panorama a 180 gradi e una capienza di 15 persone l’una, con un tempo di salita/discesa inferiore ai 14 secondi per superare un dislivello di 22 metri. L’impianto sarà in funzione h24, portando all’estensione del servizio anche dell’impianto di risalita esistente, realizzato negli anni Novanta, che – dice il sindaco – “ci ha dato poche gioie e tanti dolori” ma resterà comunque attivo. “Oggi coroniamo un sogno – commenta il sindaco Ruggiano – che è frutto di un lavoro di squadra. Mi verrebbe da dire - parafrasando lo sbarco sulla luna - che è un piccolo passo per l’umanità ma un grandissimo passo per Todi, visto che si tratta di una struttura attesa da decenni e inserita in un piano di mobilità che prevede la prosecuzione dell’anello pedonale intorno alla circonvallazione, il restauro dell’ultima parte delle mura urbiche e la realizzazione di un parcheggio nell’area di San Carlo, sul versante opposto del colle. Abbiamo recuperato un ritardo abissale, mettendo in atto opere di cui la città avrebbe avuto necessità già negli anni Settanta”.

“Si tratta di un’opera realizzata nel rispetto dei tempi e dei costi preventivati – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Moreno Primieri – frutto di un eccezionale lavoro dei tecnici comunali durante una stagione storica di investimenti, dal restauro della Torre dei Priori agli interventi di rigenerazione urbana”. Gli ascensori sono costati 2,6 milioni di euro, finanziati interamente con fondi regionali e nazionali destinati alla mobilità sostenibile. Nel cantiere sono stati coinvolti dieci professionisti, tra progettisti e collaudatori, e 15 aziende ad alta specializzazione, a partire dall’impresa affidataria, la Flamini Giuseppe di Terni. Il progetto architettonico è stato firmato dallo studio Biondini e Corradi e premiato dalla Sovrintendenza quale migliore esempio di connubio tra vecchio e nuovo.