L’utilizzo delle piattaforme di comunicazione online, social network e di applicazioni di messaggistica istantanea, rappresentano ormai il principale canale di comunicazione per la diffusione di contenuti propagandistici di varia natura ed origine, il cui continuo e vertiginoso incremento rappresenta un segnale di allarme da non sottovalutare. I casi trattati di cyberterrorismo in umbria nel 2023 sono stati 9, così come l’anno prima, con sei persone indagate. In particolare una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, ha consentito di dare esecuzione a due misure di custodia cautelare in carcere, a carico di altrettanti soggetti di origine egiziana di 44 e 49 anni, ritenuti responsabili di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo ed istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. L’indagine, iniziata nel 2021, è stata coordinata dalla Digos di Milano e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Perugia.
CronacaTerrorismo via web, sei indagati